6 marzo 2018 - 23:23

Elezioni regionali, sfida in casa Pd per le preferenze: vince Leodori

Il presidente del consiglio uscente, con oltre 16 mila voti, ha superato l’ex assessore Buschini. Terza e quarta piazza a Forza Italia, con la coppia Simeone-Palozzi. Al quinto posto una sorpresa: Sara Battisti, da Frosinone 

di Fabrizio Peronaci

I primi cinque più votati nelle regionali 2018 nel Lazio: Leodori, Buschini, Simeone, Palozzi e Battisti I primi cinque più votati nelle regionali 2018 nel Lazio: Leodori, Buschini, Simeone, Palozzi e Battisti
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Dopo un lungo testa a testa, quando allo spoglio definitivo mancava ancora un 10 per cento di schede, la spunta il presidente uscente del consiglio regionale del Lazio, Daniele Leodori, con 16.256 voti. E’ lui il recordman delle preferenze nella tornata di elezioni appena conclusa, avanti di poco più di duecento lunghezze a quelle (16.046) ottenute dall’ex assessore Mauro Buschini, eletto a Frosinone. Una coppia Pd sui gradini più alti, dunque, che sopravanza il duo Pino Simeone-Adriano Palozzi, di Forza Italia, candidato il primo a Latina (12.241 suffragi) e il secondo nella capitale (12.066).

L’exploit ciociaro

Francesco De Angelis, uomo forte del Pd a Frosinone
Francesco De Angelis, uomo forte del Pd a Frosinone

Nella classifica dei più votati, inoltre, ha sorpreso, non solo in casa democrat, il quinto posto a quota 11.795 di Sara Battisti, pure lei vittoriosa a Frosinone, «trainata» da Buschini e soprattutto dal capo locale, l’ex deputato europeo e più volte consigliere regionale Francesco De Angelis, che a questo punto reclama per la sua «pupilla» una poltrona da assessora. «L’elezione di Mauro e Sara è per me un motivo di grande soddisfazione - ha dichiarato De Angelis -. Un risultato non scontato: l’allenatore, come piace definirmi, è contento per aver costruito un grandissimo gruppo e perché con la loro elezione vince anche un progetto per il futuro del Pd».

A ridosso dei primi

La doppia cifra (in migliaia) è stata raggiunta e superata solo da tre altri esponenti del Pd: Michela Califano (6° posto, con 10.974), Marco Vincenzi (7°, 10.368) e Marietta Tidei (8° posto, 10.308 preferenze). Cifra tonda sfiorata, invece, dalla capogruppo uscente in Campidoglio Michela Di Biase (9.564), che si piazza al decimo posto, preceduta di una spanna dal compagno di partito viterbese Enrico Panunzi, giunto 9° grazie alla spinta di 9.637 elettori. Fuori dalla top ten ma forti sul piano del consenso personale, tenendo presente il minor peso dei rispettivi partiti, sia gli esponenti di Fratelli d’Italia Giancarlo Righini e Paolo Della Rocca (rispettivamente 9.247 e 8.055 consensi), sia la coppia di «Noi con l’Italia» (schierata nel centrodestra) Gianluca Quadrini-Riccardo Roscia, con un bottino di 4.306 e 4.061 schede. E da segnalare è anche l’exploit per la «civica Zingaretti» del reatino Simone Petrangeli (4.669), che si è piazzato primo nella lista nel Lazio, sopravanzando i colleghi romani, e della leghista Alessia Savo che, nel frusinate, ha rastrellato 4.246 voti.

Lo «scarpone» alla Pisana

Roberta Lombardi, l’aspirante governatrice dei Cinque Stelle finita al terzo posto dopo Nicola Zingaretti e Stefano Parisi, ha ottenuto 8.988 preferenze: risultato non brillante, considerato che il suo partito è il più votato nella regione con il 22,36% dei consensi, poco avanti al Pd, che è sceso al 21,57% dal 29,71% di cinque anni fa. Sul versante del centrodestra spaccato, infine, spiccano i 4.199 suffragi al sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, che entra alla Pisana a passo di carica, forte della lista «dello scarpone», seppure guardato di traverso dai colleghi consiglieri di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, che lo considerano il principale «alleato» del riconfermato Zingaretti.

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