Milano, 1 dicembre 2017 - 20:45

«È inaffidale», e il gip respinge la richiesta di patteggiamento per il piromane di Castel Fusano

Claudio Marson, ex documentarista Rai, aveva concordato un anno e nove mesi di carcere. Ora lo aspetta il giudizio immediato

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Troppo basso il patteggiamento a un anno e nove mesi di carcere chiesto da Claudio Marson, uno dei piromani sorpresi la scorsa estate ad appiccare incendi nella pineta di Castel Fusano. Il gip ha respinto l’accordo sulla pena raggiunto dalla procura e dall’avvocato Laura Dipaola, difensore dell’ex documentarista della Rai con questa motivazione: «Marson è inaffidabile». Ora il procedimento imboccherà l’iter del giudizio immediato, già disposto per Romano Mancini e l’iraniano Alì Kake, anche loro colti in flagrante mentre nella pineta appiccano le fiamme con materiale infiammabile.

Ai forestali aveva detto: «Lo faccio per le mia attività di regista»

L’imputato – ancora in carcere - era stato ammanettato lo scorso 4 agosto perché avvistato a dare fuoco a un foglio di carta che aveva tra le mani all’interno dell’area protetta, devastata per settimane da un gruppo di piromani che volevano spartirsi la pineta, essendo coinvolti nel racket della prostituzione. Una volta arrestato, Marson aveva così giustificato la sua presenza alle guardie forestali : «Lo faccio per la mia attività di regista. Approfondisco il tema della diversità di genere: le storie dei transessuali da questo punto di vista sono molto interessanti». Parole inverosimili all’epoca per il pm che ne aveva richiesto e ottenuto la custodia in carcere. Frasi ancora meno credibili per il gip che ha respinto la richiesta di patteggiamento.

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