6 dicembre 2017 - 16:34

Roma, Forza Nuova con i fumogeni sotto sede «Repubblica»: 1 denuncia

«Militanti mascherati lanciano fumogeni», si legge in un Tweet del quotidiano che poi precisa: «Un gruppetto di militanti ha esposto una bandiera con la scritta: «Boicottiamo Repubblica e L’Espresso». La solidarietà di Renzi, Gentiloni, Grasso e Boldrini. Minniti: «Va data una risposta chiara»

La polizia presidia la sede di Repubblica in largo Fochetti a Roma dopo il blitz di Forza Nuova (Proto) La polizia presidia la sede di Repubblica in largo Fochetti a Roma dopo il blitz di Forza Nuova (Proto)
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«Fascismo, spedizione di Forza Nuova sotto la sede di Repubblica: militanti mascherati lanciano fumogeni». È quanto si legge in un Tweet del quotidiano LaRepubblica, che precisa poi sul suo sito on line: «Un gruppetto di militanti mascherati, che esponevano una bandiera di Forza Nuova e un cartello con la scritta «Boicotta Repubblica e L’Espresso», ha acceso fumogeni sotto la sede del giornale e letto un proclama di accuse alla redazione. Un paio di fumogeni sono stati lanciati contro dipendenti del giornale. Identificato e fermato uno dei partecipanti al blitz.

La rivendicazione

«È il primo atto di una guerra politica contro il gruppo Espresso e contro il Pd. Stanno portando avanti un’opera di mistificazione e di criminalizzazione che vuole mettere fuori gioco Forza Nuova». Queste le parole del leader di Forza Nuova, Roberto Fiore, per spiegare il blitz di mercoledì di alcuni militanti del movimento di destra davanti la sede del quotidiano La Repubblica, in largo Fochetti.

La solidarietà di Renzi, Gentiloni, Grasso e Boldrini

Subito arriva il Tweet di solidarietà di Matteo Renzi. «La solidarietà mia e del Pd a Repubblica e ai suoi giornalisti. Non ci fanno paura. Quel passato non tornerà», scrive il segretario del Partito democratico. Seguito a stretto giro dal cinguettio della presidente della Camera Laura Boldrini: «Quando si attacca un giornale si attacca la libertà di stampa. Solidarietà a Repubblica e ai suoi giornalisti per il vile gesto neofascista di Forza Nuova»; e da quello di Pietro Grasso, presidente del Senato: «Un gravissimo attacco fascista contro la libertà di informazione alla sede di Repubblica. Non facciamo l’errore di sottovalutare queste cose. Un abbraccio ai suoi giornalisti e dipendenti». Il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, ha invece telefonato al direttore di Repubblica, Mario Calabresi. Il ministro dell'Interno Marco Minniti si è recato nella sede del quotidiano per dare di persona la sua solidarietà. «Antifascismo e libertà di stampa capisaldi della democrazia - ha detto il numero uno del Viminale -. Serve una risposta molto netta e chiara. Sono convinto ci sarà. Ho deciso di venire a Repubblica quando ho sentito la frase "Dichiariamo guerra"». Rosy Bindi, presidente Commissione Antimafia, ha poi aggiunto: «Il blitz di Forza Nuova contro la sede del gruppo Repubblica L'Espresso è un atto gravissimo e preoccupante che si aggiunge ad altri inquietanti episodi di aggressioni neofasciste. La mia solidarietà ai giornalisti del gruppo. Questi tentativi di intimidazione vanno respinti con fermezza ma con altrettanta decisione vanno difesi il diritto di cronaca e la libertà d’informazione». «Si può non essere d’accordo con la linea editoriale di un giornale, ma blitz fascisti e squadristi come quello di Forza Nuova contro Repubblica ed Espresso online non hanno giustificazioni. Un’azione che condanniamo fermamente. Solidarietà alla redazione e ai dipendenti». Così Beppe Grillo che ritwitta un messaggio di M5s.

Un denunciato

La polizia ha fermato ed identificato una persona che, col volto coperto, ha partecipato al blitz di Forza Nuova. Si tratta di un 34enne già noto alla Digos come attivista di Forza Nuova. Il giovane, al termine degli accertamenti, è stato denunciato per manifestazione non preavvisata, travisamento, violenza privata ed accensione di artifizi pirotecnici in luogo aperto al pubblico. Al vaglio degli investigatori le immagini delle telecamere per fare luce sull’accaduto ed identificare quanti più partecipanti possibili.

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