19 dicembre 2017 - 18:00

San Basilio, blitz antidroga nel rione Sequestrate dosi di «amnesia»

Operazione congiunta di polizia e carabinieri con numerose perquisizioni. Trovate centinaia di proiettili con dosi di stupefacenti e un silenziatore per pistola. Arresti dell’Arma anche a Ostia. A Prati una piadineria come base del traffico di droga

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Nell’aprile scorso era stato arrestato un corriere della droga con oltre sette quintali e mezzo di hashish in un capannone nella zona di Sant’Alessandro, alla periferia est della Capitale. Adesso gli investigatori della sezione Narcotici della Squadra mobile, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, hanno bloccato altre tre persone scoprendo che il luogo di incontro per le trattative sulla vendita della partita di stupefacenti avvenivano nella piadineria E45 di via Terenzio, a Prati di proprietà di uno dei nuovi arrestati. Sempre nell’ambito dell’operazione antidroga la Mobile ha anche rintracciato e arrestato un latitante proveniente dalla Spagna che deve scontare sei anni e mezzo di carcere. E ancora: in un box auto nella zona sud est della Capitale la polizia ha catturato l’ennesimo spacciatore che oltre a cocaina e hashish vendeva anche la «droga della camorra», chiamata amnesia, «poiché - come spiegano gli investigatori - una volta assunta provoca la sensazione di amnesia, appunto (ma anche dal nome di una famosissima discoteca di Ibiza): causa momentanee perdite di memoria, ma non solo, secondo gli esperti gli effetti possono essere anche molto più gravi fino a provocare danni al cervello. La nuova sostanza dello sballo, smerciata in alcuni locali notturni del capoluogo romano, è ottenuta da marijuana (di pessima qualità), tagliata con metadone, eroina e, in alcuni casi, persino con acido per batterie di auto: un mix pericolosissimo». Sequestrati altri 8 quintali di hashish e tre chili di marijuana, oltre a due pistole con matricola abrasa.

Anche i battiscopa usati come nascondiglio per la droga

Un’operazione, quella della Mobile, che si inquadra in altri controlli svolti anche con i carabinieri a San Basilio che hanno portato alla scoperta di altri depositi di droga e armi. Un centinaio fra poliziotti e militari dell’Arma hanno trovato grate e porte di ferro che ostacolavano l’intervento delle forze dell’ordine che hanno comunque sequestrato 270 proiettili di vario calibro e due chili di stupefacente, oltre a un disturbatore di frequenze radio e un silenziatore per pistola nell’ispezione di cantine, garage, soffitte, tetti e sottotetti. «Trovati, in improbabili nascondigli - sottolinea chi indaga - come un battiscopa abilmente modificato, al terzo piano di uno stabile di via Corinaldo, oltre 153 proiettili calibro 9 x 21, con 48 proiettili calibro 357 magnum, 54 proiettili calibro 38 special ed 11 cartucce calibro 12». I carabinieri del Nucleo Investigativo, del Nucleo operativo della compagnia di Montesacro e della stazione San Basilio hanno arrestato un incensurato, colto in flagranza di reato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente. Denunciato un romano per il possesso del disturbatore di frequenze (jammer) e segnalato in Prefettura un assuntore di droga.

Piazza Gasparri, ancora sequestri di cocaina

Infine a Ostia i carabinieri del Gruppo locale hanno controllato oltre 71 veicoli e identificato 157 persone. Fermato e denunciato un automobilista che si era messo alla guida di un’auto con un tasso alcolemico di poco al di sotto 1,5 mg/l (il limite è di 0,5 mg/l). Arrestati poi tre spacciatori. A piazza Gasparri sequestrate dosi di cocaina e hashish ma scoperto anche un altro impianto di videosorveglianza usato dai pusher. Un detenuto ai domiciliari per reati contro il patrimonio è stato trovato in strada e quindi riportato in carcere e una tossicodipendente è finita a Rebibbia per rapina dopo aver minacciato una negoziante in via della Marina di Ostia puntandole un coccio di bottiglia alla gola per avere i soldi per la droga.

La precisazione

In merito alla notizia si precisa che l’attività denominata «E45 Piadineria Romagnola» è stata rilevata dalla Ad Maiora S.r.L. in data 23 ottobre 2017 e, pertanto, l’indagine non coinvolge soggetti legati all’esercizio commerciale nella sua attuale compagine.

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