Milano, 5 novembre 2017 - 08:14

Stupro di Roma, i giovanissimi nelle mani degli orchi: in un anno i casi sono aumentati del 125 per cento

Per gli under 14 si è passati dai 16 casi del 2015 ai 36 del 2016. Alberto Civica (Uil): «Molto flebile la risposta delle istituzioni»

(Ansa) (Ansa)
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Non è una città per minori. In un anno — fra il 2015 e il 2016 — la violenza ai danni degli under 14 è aumentata del 125%: si è passati, cioè, dai 16 casi segnalati nel 2015 ai 36 registrati nel 2016. Sempre in quei dodici mesi, mentre in tutto il Paese i reati di violenza sessuale crescevano dell’ 1,2%, qui svettavano al 9% in più, quasi la città fosse diventata di colpo la più insidiosa d’Italia per i minorenni.

I dati, rivelati da Uil Roma e Lazio in collaborazione con il portale Eures, fotografano la realtà fra la capitale e il Lazio, dove pure le violenze sessuali sono aumentate complessivamente del 7%. E infatti: se nel 2015 i casi erano 399 l’anno successivo sono stati 427. L’impennata appare sconcertante se si isola il dato che riguarda i minori di 14 anni. A fronte dei venti ragazzini abusati nel 2015, l’anno dopo sono stati quarantuno.

Un aumento (del 105%) che inquieta e preoccupa. E fa dire al segretario generale della Uil regionale, Alberto Civica: «La risposta delle istituzioni a questo fenomeno rimane sempre molto flebile. Ben venga la solidarietà alle vittime ma solo se integrata da azioni concrete che non siano tagli al welfare e al sociale o mancati finanziamenti ai centri antiviolenza». Al sindacato preme sottolineare che le due velocità alle quali marciano solidarietà (a parole) e iniziative concrete nei confronti delle vittime potrebbe essere un vero problema. Soprattutto in una città come questa, dove, per dirne una, le periferie sono sprofondate in un degrado sempre maggiore. Laddove le denunce sono in aumento non vanno scoraggiate, insiste Civica, ma serve più coraggio anche negli investimenti: «Più preparazione da parte degli operatori coinvolti» dice. E poi leggi «chiare e non certo risarcitorie, piani regionali e nazionali di tutela per le vittime di stupro e per gli orfani di femminicidio».

Roma ha una sua rete di associazioni ma gli investimenti, non è un mistero, sono in calo. Saranno sufficienti, allora, a dare sostegno a ragazze/i che denunciano ? Se poi si tratta di abusi in famiglia il problema è più complicato, spiegano gli esperti. In quel caso dovrebbe aprirsi un percorso delicato fatto di ascolto da parte di psicologi. Ci sono i mezzi? Sottolinea ancora la Uil che il dato delle violenze in aumento è reso ancora più preoccupante dal fatto che, in generale, i reati denunciati, appaiono in diminuzione nel 2016 (276mila contro i 308mila del 2015). La violenza sessuale? «Se ne parla sempre in emergenza - dice la Uil - o quando qualche episodio di cronaca riattualizza il fenomeno come nel caso di Asia Argento. Ma poi tutto continua come prima. Sui social dove le vittime diventano oggetti di insulto quotidiano e sul bus dove una donna viene molestata nell’ indifferenza degli altri».

L’abuso nei confronti dei minori è complessivamente in crescita, è vero. I dati relativi al 2016, elaborati per il nuovo dossier della campagna Indifesa di Terre des Hommes, lo dicono esplicitamente. Più di due bimbi ogni giorno, in Italia, subiscono una violenza sessuale, oltre 950 minori ogni anno. Non basta. Gli stessi dati evidenziano un forte squilibrio di genere. Le vittime di violenza sono infatti in prevalenza bambine: nel 2016 erano in media il 58% e l’anno successivo il loro numero è salito.

In dodici mesi, quelli che vanno dalla metà del 2016 ai primi sei mesi del 2017, il procuratore aggiunto dei reati contro la persona, Maria Monteleone, ha visto aumentare il suo carico di lavoro dell’ 11%. Sono 8.394 i fascicoli lavorati dai 12 magistrati del suo gruppo, fra reati di violenza sessuale, stalking e maltrattamenti in famiglia (ci sono anche quelli). Dentro, per avere un’idea, c’è anche la storia di Claudia (nome di fantasia), 15 anni, disabile di Monteverde, fatta prostituire dal padre che arrivava a filmare gli incontri. Quella di Laura (anche qui nome di fantasia), 10 anni, abusata dal padre tossicodipendente poi arrestato dall commissariato di Tivoli. O il caso della 15enne abusata dal compagno-stalker della mamma, denunciato e arrestato l’estate scorsa.

Corsi e ricorsi storici. Era il 2013 quando Monteleone lanciò un allarme complessivo per quanto riguarda i minori. Le inchieste che li vedevano coinvolti (incluse quelle per sfruttamento della prostituzione e pedopornografia) erano in significativo aumento. Da allora non si è ancora trovato il modo di invertire la tendenza.

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