Milano, 11 novembre 2017 - 15:43

Ostia, Raggi al corteo contro la mafia ma la politica si divide

Più di duemila persone alla marcia: «È una prima bella risposta all’aggressione» ha detto la prima cittadina della Capitale. Pd, centrodestra e Fnsi non sono in piazza. Insulti ai giornalisti e accuse di strumentalizzazione elettorale per il M5S

Raggi e l’ex marito  Andrea Severini a Ostia (Imagoeconomica) Raggi e l’ex marito Andrea Severini a Ostia (Imagoeconomica)
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Ostia è blindata dalle forze dell’ordine: i cittadini e forze politiche si riuniscono per la manifestazione contro tutte le mafie e la violenza. C’è anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, tra le duemila persone che sabato pomeriggio hanno preso parte al corteo contro «violenza, fascismo e mafia». Una marcia indetta da Laboratorio Civico X e altre realtà che ora accusano il M5S di voler strumentalizzare l’evento per fini elettorali (qui il 19 ci sarà il ballottaggio). E non mancano i paradossi, con gli insulti ai giornalisti in una manifestazione indetta proprio dopo l’aggressione a un cronista e un operatore della Rai da parte di Roberto Spada ora accusato di lesioni e violenza privata aggravate dal metodo mafioso e dai futili motivi. Luomo è in cella a Regina Coeli e il gip, dopo l’interrogatorio di garanzia, ha deciso che lì resterà: nell’ordinanza di custodia cautela in carcere ha riconosciuto l’aggravante del metodo mafioso.

Il corteo spaccato

«Siamo qui per manifestare a sostegno della legalità e contro la mafia. È una prima bella risposta al vile gesto compiuto ai danni di un giornalista e di un operatore. Siamo qui per far vedere che oma c’è e le istituzioni sono presenti» ha detto la Raggi che partecipa alla manifestazione. Ma se a unire è la ribellione contro la criminalità che allarga i suoi tentacoli sul territorio, a dividere è la politica, che a una settimana dal ballottaggio per scegliere il presidente del X municipio di Roma, ha un peso specifico sempre maggiore. Tanto che sul finale il corteo si spacca: le associazioni dei cittadini ( in primis Laboratorio Civico X) si sono fermate per la loro assemblea, mentre la Raggi, insieme a un folto gruppo di sostenitori del M5s , dopo una trattativa con i dirigenti delle forze dell’ordine, ha deciso di proseguire verso piazza Gasparri, dove comincia Nuova Ostia (dove è avvenuta l’aggressione), scortata da un blindato della polizia.

Insulti ai giornalisti e accuse di strumentalizzazione

Dopo l’aggressione, la società civile ha risposto all’appello alla mobilitazione. «Ma quale passeggiata Ostia è stata abbandonata» dice polemico un cartello dei candidati della lista Laboratorio Civico X del parroco Franco De Donno.«Siamo contenti che la sindaca abbia aderito ma è stato gravissimo il tentativo di strumentalizzare la manifestazione come se fosse del M5S quando non lo è. Questa non è una passeggiata e non l’ha organizzato la sindaca, è un corteo non solo antifascista ma anche antimafia» spiega Mirella Arcamone del laboratorio Civico X. Ma non sono queste le polemiche. Alla manifestazione — indetta dopo l’aggressione a un giornalista - non sono mancati insulti e segni di insofferenza verso i cronisti da parte di simpatizzanti grillini e centri sociali in almeno tre episodi distinti. «Ora spero sia chiaro il motivo per cui il Pd non ha aderito alla manifestazione di parte organizzata dal M5s per fini propagandistici ed elettorali» dice Alessia Morani, vice-presidente del gruppo Pd alla Camera.

Taverna, Di Battista e Montino

Tanti i membri dell’amministrazione capitolina che hanno sfilato, dall’assessore all’ambiente Pinuccia Montanari, al presidente dell’assemblea capitolina Marcello De Vito, al capogruppo del M5s in Campidoglio, Paolo Ferrara. Tra i partecipanti anche esponenti di spicco del Movimento come Alessandro Di Battista, Roberta Lombardi e Paola Taverna. Ma anche altri rappresentanti politici come Stefano Fassina, Anpi e associazioni. Presente anche il sindaco dem di Fiumicino, Esterino Montino che precisa: «La mia scelta di essere quì non è assolutamente dettata da nessuna indicazione di carattere partitico, è una scelta di campo contro questo stato di cose». Il Pd infatti ha deciso di disertare il corteo: «Oggi non voglio fare polemiche» taglia corto la Raggi. Mentre la sua collega di partito, Roberta Lombardi (candidata alla presidenza della Regione Lazio) va giù dura: «Forse si vergognano. Qui c’è un problema, che è stato anche causato da una certa connivenza con la politica».

Le assenze

Alla manifestazione - in piena campagna per il ballottaggio che vede contrapposte la candidata alla presidenza del municipio la M5s e quella del centrodestra Monica Picca — non prende parte il Pd perché «Raggi, postando sul blog del Movimento e non sul sito del Comune, ha tinto l’evento di giallo grillino», dicono i dem locali che rimandano la passeggiata anti mafia a giovedì 16 novembre, quando tra le vie di Ostia sfilerà il serpentone organizzato da Fnsi e Libera. Non partecipa nemmeno il centrodetra: dopo una riflessione Monica Picca (candidata del centrodestra alla presidenza del Municipio X) ha ammesso che «purtroppo non ci sono le condizioni per marciare insieme perché la manifestazione è evidentemente di parte, mentre invece partecipammo a quella indetta da Veltroni anni fa perché dimostrò di essere capace a gestire una vera manifestazione unitaria».

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