Milano, 12 novembre 2017 - 11:47

Via dei Lauri, occupato edificio Assegnatari: «Guerra tra poveri»

Al civico 15. Lo stabile è in fase di recupero per l’iniziativa «Inventare l’abitare». Nessun ferito ma la situazione resta tesa. «Ritardi di 10 anni da parte dell’amministrazione»

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Attimi di tensione nella notte di sabato a Centocelle. Alcune decine di persone, fra cui anche rom, hanno occupato un palazzo in via dei Lauri 15 che fa parte di una serie di edifici in fase di recupero per iniziativa della cooperativa «Inventare l’abitare». La polizia è intervenuta sul posto per evitare incidenti con i soci di quest’ultima che si sono frapposti tra le forze dell’ordine e gli occupanti. Non ci sono stati feriti ma la situazione rimane tesa. E soprattutto senza sbocchi.

«Colpa dell’amministrazione»

«Questa notte gli assegnatari dello stabile di via dei Lauri, inserito nel progetto di autorecupero della cooperativa «Inventare l’abitare» (vincitrice di un bando pubblico nel 2003), hanno vissuto una situazione paradossale - spiegano proprio i soci -. Hanno trovato, infatti, le loro future abitazioni occupate da famiglie a loro volta in difficoltà abitativa. Questo accade per i ritardi colpevoli dell’amministrazione comunale, proprietaria dell’immobile, che parla di progetti di autorecupero ma non fa nulla per completarlo». «Il comune di Roma - sottolineano ancora dalla cooperativa - avrebbe dovuto terminare i lavori nel 2008 e invece oggi, a quasi 10 anni di distanza, questi sono ben al di là dall’essere conclusi. Con la nuova giunta la musica non è cambiata: la cooperativa ha avuto un incontro lo scorso 10 ottobre con l’assessore Gatta dove è stato deciso che una delegazione tecnica sarebbe venuta a controllare gli ultimi lavori da fare nello stabile di via dei Lauri e che a breve sarebbe stato consegnato alla cooperativa. Il risultato è stato che il 10 novembre ci sarebbe dovuto essere il secondo incontro. Cosa che non è avvenuta e nell’incontro con Gatta avevamo denunciato la possibilità di occupazione visto che erano arrivate delle segnalazioni. Vogliamo essere chiari con l’amministrazione comunale: è ridicolo ritrovarsi, dopo anni di lotte, a presidiare per tutta la notte la propria casa dove ancora non si può entrare, e fare da cuscinetto tra la forza pubblica e nuovi occupanti per una ennesima situazione che non può essere risolta con un semplice sgombero. Come se le persone scomparissero dopo ogni intervento della forza pubblica. Le persone esistono cara sindaca. Vogliamo che la cooperativa «Inventare l’abitare» veda rispettati gli impegni con la conclusione dei lavori legittimi di questo e degli altri progetti di autorecupero come quello di Grotta Perfetta che grida vendetta. Marginalità si somma ad altra marginalità, emergenza abitativa si somma ad altra emergenza abitativa: il Comune crea solo il terreno per una guerra fra poveri, che noi rifiutiamo con forza. La cooperativa sta presidiando e continuerà a presidiarlo fino a che non verrà restituito».

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