Milano, 14 novembre 2017 - 12:24

Roma, il Papa «ambientalista» nel murale contro lo smog a Prati

Francesco è stato disegnato con la mascherina antigermi e un cartello da manifestante verde con la scritta «Clean air now». L’immagine, un’iniziativa di Greenpeace, è apparsa a Borgo Santo Spirito

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Un Papa «verde»e ambientalista, con tanto di mascherina antigermi e cartello da manifestante, con la scritta «Clean air now»: è il soggetto del nuovo murale dedicato a Francesco, apparso stamattina a Borgo Santo Spirito, sulla parete esterna della Scuola Pontificia Pio IX, affidata ai Fratelli della Misericordia, un istituto religioso maschile di diritto pontificio che si dedica all’assistenza ai malati.

L’iniziativa di Greenpeace

L’opera fa parte di una serie di immagini di volti celebri, da Marcello Mastroianni a Audrey Hepburn, realizzate nella notte da Salvatore, più noto come Tvboy, street artist, contro l’inquinamento, su invito di Greenpeace: «Le opere della street art sono per definizione “outdoor” realizzate sui muri delle città ed esposte agli agenti atmosferici come agli inquinanti di cui l’aria di molti centri urbani è satura - spiega - Per questo ho pensato che fosse un progetto stimolante quello in cui ha voluto coinvolgermi Greenpeace. Siamo al punto in cui un diritto elementare, molto più radicale e insopprimibile di altri, come l’atto del respirare, è messo a rischio. In questa circostanza ho messo volentieri le mie capacità al servizio di questa protesta: un mondo in cui una boccata d’aria è una minaccia per la salute è un mondo disumano».

Quando Francesco «giocava a tris»

A riferirlo è il sito cattolico www.farodiroma.it: nonostante il carattere extraterritoriale dell’edificio, i vigili della Squadra decoro urbano sono intervenuti per ricoprire con buste di plastica il murales in attesa che fosse rimosso. Non è la prima volta che papa Francesco viene raffigurato sui muri di Roma: nell’ottobre 2016 quello apparso a Borgo Pio con il Santo Padre che gioca a tris e una guardia svizzera a fare da palo, opera del romano Mauro Pallotta, in arte Maupal fu subito cancellato, ma era piaciuto anche in Vaticano. Tanto che Monsignor Dario Edoardo Viganò, il religioso brasiliano esperto di cinema e comunicazione della Cei aveva detto: «Ci può essere una percezione negativa in alcuni che non comprendono il linguaggio dell’arte. Ma è il rancore dell’ingrato: noi dovremmo essere felici se chi è lontano si avvicina al Vangelo attraverso l’interesse che suscita il Papa, mentre certe volte si vede prevalere una lettura pregiudiziale».

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