Milano, 11 ottobre 2017 - 20:00

Santone dell’olio, lite in chiesa
«Hai distrutto mia figlia». «Fuori!»

Spunta un audio registrato dal padre di una ragazza irretita, che accusa il parroco di Sessa Aurunca . «Christian in paese l’hai portato tu!». Il prete replica: «Ho partecipato ai riti una sola volta». Poi s’infuria: «Faccio come Gesù, ti caccio!»

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Nella saga misteriosa e per certi versi inquietante di Amarlis, la congregazione del veggente della Beata Vergineche propaganda olio miracoloso in Rete, spunta un audio choc. E’ la registrazione di una lite molto accesa, scoppiata in chiesa e carpita di nascosto, tra il padre di una ragazza irretita e don Norberto D’Amelio, parroco di Sessa Aurunca ed esorcista, uno dei religiosi schierati a favore del gruppo che venera la «Madonna Giglio tra le spine». Si tratta di un documento inedito, non ancora acquisito dalla diocesi di Ascoli, che da settimane sta monitorando affari materialie spirituali di Christian Del Vecchio, il giovanissimo «Illuminato» ospitato (in affitto) in una canonica alle porte della città marchigiana.

La zuffa

Monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli, ha aperto un’istruttoria sulle attività dello pseudo-gruppo religioso
Monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli, ha aperto un’istruttoria sulle attività dello pseudo-gruppo religioso

«E’ colpa tua, quel santone è amico tuo!», grida l’uomo. «Chi sei tu per giudicare?», si difende sulle prime il religioso, che ammette contatti con Christian «il messaggero», ma poi perde la pazienza («Bugiardo! Disonesto!») e alla fine, citando il Vangelo, caccia il suo interlocutore dalla chiesa («Faccio come Gesù!») Il diverbio risale al 2012 ed è avvenuto nella parrocchia di San Carlo, a Sessa Aurunca, ma la situazione non è mutata: padre D’Amelio è sempre in servizio, anche come esorcista, nella provincia di Caserta e Del Vecchio - nonostante lo sconcerto che suscitano le sue promesse di guarire i tumori spalmando sulla pelle del paziente l’olio (d’oliva) sgorgato dalle sue mani oltre che, dice lui, dalle immagini della Vergine - continua l’opera di proselitismo.

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I viaggi

Il santone-veggente Christian Del Vecchio con padre gabriele Amorth. Il famoso esorcista è morto un anno fa
Il santone-veggente Christian Del Vecchio con padre gabriele Amorth. Il famoso esorcista è morto un anno fa

Una missione frenetica, almeno a giudicare dai continui spostamenti. La sedicente «anima pia» - come il giovane si è ribattezzato sul sito di Amarlis - difficilmente dorme due notte consecutive nello stesso posto: grazie ai servigi di un certo Nello, «confratello» che gli fa da autista, viaggia spesso tra Roma, dove abita in un lussuoso appartamento teatro di allegre cene conviviali, la Campania e le Marche, dove intende costruire un santuario, con puntate fino in Piemonte e Lombardia, come dimostra una trasferta di qualche mese fa, nel corso della quale fu fermato in autostrada e trovato dalla polizia, oltre che indebitamente vestito da prete, senza patente. Dalla registrazione-choc emerge anche un aspetto importante dal punto di vista canonico: il vescovo di Sessa Aurunca, Antonio Napoletano, messo in allerta dalle famiglie preoccupate dallo stato di soggezione e di apatia in cui vedevano le ragazze, pochi mesi prima (nel 2011) aveva firmato un decreto per vietare a laici di svolgere esorcismi o altre pratiche. La chiesa ufficiale, dunque, aveva preso le distanze dal veggente, tanto che Christian Del Vecchio si vide costretto a trasferirsi ad Ascoli (nella chiesa di Santo Stefano, in località Quinzano di Force), dove ha «officiato» a lungo con l’avallo della diocesi locale prima che, un mese fa, dopo i servizi del Corriere, scoppiasse il nuovo scandalo.


L’audio parola per parola

Don Norberto D’Amelio, parroco di San Carlo, a Sessa Aurunca
Don Norberto D’Amelio, parroco di San Carlo, a Sessa Aurunca

Ma ecco, battuta per battuta, il concitato scontro tra il cittadino andato a protestare dal prete-esorcista e lo stesso sacerdote. Nei primi secondi del file audio, si sentono i passi rimbombare nella navata di San Carlo. Il parroco, don Norberto, va loro incontro. A parlare è quasi sempre lui, il genitore, con qualche intromissione della moglie. Tono serio e fermo, molto irritato. Il religioso all’inizio prova a fare lo spiritoso e saluta in francese.
“Buongiorno…”
“Bonjour”
“Bonjour. Novità?”
“Mah, novità… Io quella cosa, boh.. mi sembra molto più semplice di quello che voi avete... perché io ho parlato con tua figlia... la mattina stessa l’ho incontrata… le informazioni che voi avete… non è vero… so che non state chieste… non…”
“No, il discorso è un altro, eh… Parlare è semplice… Cioè, io con mia moglie mi stavo separando… ritorniamo a dire, io ero intervenuto… il demone, eh… io accerto che sono venuti da un sacerdote, la prima volta… Giusto? Venendo da un sacerdote poi è stata passata la palla, come si suol dire… io prima vi consideravo padre Norberto, adesso vi considero Norberto, per me non siete più padre…”
“Questo nessuno me l’aveva mai detto”
“No? E mo ve lo dico io!”

“Perché?”
“Perché al momento che sono venuti, la suocera di mia figlia con il genero, avete sentito la situazione che c’era, gli avete presentato quell’amico vostro, quel Christian. Quello è amico vostro! Che poi ognuno si lava mani, dice che nessuno sa chi è, nessuno sa chi non è. Non si riesce a capire più dov’è…”
“Chi si lava le mani…”
“Io ho chiesto chi è quella persona? (l’uomo alza la voce) E voi avete detto non lo so. Chi ce l’ha portata qua? Non lo so. Chi lo ha portato qua?”
“No, no… (il sacerdote scandisce la parole) Io ti ho raccontato molto precisamente. Io l’ho conosciuto e mi è stato utile per determinate situazioni…”
“Per il suo ipnotismo?”
“Queste sono considerazioni tue. Perché tu l’ha mai visto? No! Tu l’hai mai visto operare? Non mi sembra!”
“Eh, certo… (ironico) se lo vedevo operare, il discorso era diverso…”
“Quando il vescovo, il mese di maggio… ho capito che queste cose non si devono… (il religioso sta alludendo a una presa di distanze dalla setta da parte della Chiesa ufficiale) Allora ho finito il discorso…”

Il decreto con cui il vescovo di Sessa Aurunca anni fa bandì dalla sua zona esorcisti abusivi, santoni e guaritori
Il decreto con cui il vescovo di Sessa Aurunca anni fa bandì dalla sua zona esorcisti abusivi, santoni e guaritori

“Sì, ma siete andati voi sulla Domiziana mentre operava!”
“Una volta”
“Non fa niente, basta anche mezza volta!”
“Una sola volta!! (ora il sacerdote si irrita e alza la voce concitato) Chi sei tu per giudicare il mio operato? Chi sei tu? Io sono un prete…”
“Io prima sono andato dal vescovo, e gli ho fatto il nome vostro. Gli ho detto quello che è successo. Il vescovo vi vieta di fare queste cose. L’avete fatto giù sulla Domiziana, l’avete detto voi!”
“No… non dire bugie. Io ho fatto semplicemente la mia parte, una preghiera…”
“Le preghiere si fanno in chiesa!”
“… e quello che ho fatto l’ho fatto prima che uscisse il decreto. E l’ho fatto mesi fa!”
“No, un mese fa! Me lo avete confidato voi. Se me lo negate, allora siete un sacerdote...”
“Sei un bugiardo! Sei un bugiardo!”
“Me lo avete detto sopra San Carlo, mi avete detto: ‘Ho presenziato una sera’…” “Ciao, arrivederci! Puoi dire quello che vuoi! Con persone di questo genere non ci voglio parlare…”
“Per me, Norberto solo…”
“Non ti conoscevo prima e non ti conosco adesso”
“Mi posso confessare un attimo?”
“Di fronte alle bugie io non posso…”


“Mi potete confessare un attimo?” (l’uomo insiste, il tono è aggressivo)
“No” (risposta secca, gridata)
“D’accordo, hai detto una bella parola! ll giorno che io ti vedrò…”
“E’ l’onestà che è importante! L’onestà di linguaggio è importante!”
“… il giorno che ti vedrò pascolare le pecorelle, ti porterò qualcosa per farti mangiare, te lo dico io…”
“Cosa…”
“Io prima di venire qua sono stato anche al Vaticano, ti vengo a precisare questo… sono stato dal capitano…”
“Voglio sapere cosa vuoi da me!” (il prete sbotta)
“Voglio sapere come si chiama questa persona che stava distruggendo mia figlia. Mi devi dire nome e cognome!”
“Non lo so il cognome”
“Non lo sai? E allora voi consegnate le persone senza sapere chi sono!”
“Io non consegno il resto di niente”
“Dio è grande!” (l’uomo ha un tono sarcastico)
“Dio è grande!”
“Avete il coraggio di mettervi sul pulpito. San Paolo!”
“Io ti ringrazio, io ti ringrazio perché tu mi giudichi (il sacerdote cerca di controllarsi) Ma adesso basta”
“No, voi giudicate gli altri! Cercate di essere umani!” (interviene la moglie, gridano, lei lo invita ad andarsene e lui napoletano stretto concorda: sì, iamuninni!)
“Noi giudichiamo?” (ultimo frenetico scambio di battute)
“Sì, voi, voi! Voi con i vostri seguaci”
“ll capitano dei carabinieri sa il nome di D’amelio Norberto, il commissario della polizia e il vescovo… E vediamo dove arriviamo! Poi dove non c’arrivano loro ci sono sempre io…”
“Sì, ma adesso basta!”
“Gesù non ha mai cacciato la gente imbestialita… Ha avuto sempre umiltà, li accarezzava… Devi leggere il vangelo!”
“No, l’ha cacciati, tu non l’hai letto il Vangelo! (ora il prete è furibondo) Io lo ripeto, Gesu l’ha fatto e io faccio come Gesù! Ipocrita e sepolcro imbiancato!”
“Te lo sto dicendo in un luogo sacro! Tu non hai nemmeno la cosa di nominare Gesù…”
“E io ti ringrazio!” (si sentono i passi del sacerdote che se ne va)
“Ci vedremo, ci vedremo (l’uomo strilla, uscendo con sua moglie)! Gesù Cristo mio, pensaci tu!”
The end. Registrazione conclusa. Fede, superstizione. Autorità della tonaca e arguzia del popolo. Citazioni bibliche e invettive. C’è un bel pezzo d’Italia, in questi sette minuti concitati, che ora daranno lavoro a chi sta indagando sul santone dell’olio miracoloso e sulle sue «aderenze» in seno alla Chiesa ufficiale. (fperonaci@rcs.it)

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