Milano, 12 ottobre 2017 - 10:21

La sfida di Forza nuova al Viminale: «Il 28 ottobre saremo in piazza»

Il ministro Minniti e la questura ribadiscono il divieto alla «marcia su Roma», ma l’organizzazione di estrema destra conferma che la manifestazione ci sarà. L’Anpi: «Provocazione fascista, in Campidoglio una nostra iniziativa»

shadow

«Non ci sarà né la marcia su Roma né altra manifestazione di Forza Nuova». Un divieto senza se e senza ma, quello del ministro dell’Interno Marco Minniti, di fronte a cui però il movimento neofascista non arretra: «Il 28 ottobre saremo comunque in piazza», avverte il segretario Roberto Fiore.

La città presidiata

Lo prova di forza riguarda la «marcia su Roma» intitolata «Tutto per la patria», che la formazione di estrema destra vuole tenere all’Eur nello stesso giorno in cui, nel 1922, il partito nazionale fascista di Benito Mussolini prese il potere. Minniti giovedì mattina ha spiegato di aver «dato disposizione al questore di Roma di non concedere l’autorizzazione per il prossimo 28 ottobre». San Vitale ha ovviamente ha vietato la manifestazione, ma Fiore contrattacca: «Le dichiarazioni di Minniti dimostrano una volontà anti-storica e anti-italiana tipica di un governo sulla via del tramonto. Ritengo che, dopo 95 anni dalla marcia su Roma, ciò che è stato proibito per le generazioni passate e per la mia non lo possa essere più per la generazione dei miei figli, che con Forza Nuova o senza Forza Nuova vogliono manifestare un qualsiasi “28 ottobre” dell’anno». Rimane il fatto che per quel giorno le forze dell’ordine presidieranno diversi punti della città sia all’Eur sia, soprattutto, in zone centrali, dove non è escluso che avvengano dimostrazioni non autorizzate che potrebbero creare problemi di ordine pubblico, oltre a blocchi del traffico.

L’iniziativa dell’Anpi

E per il 28 ottobre anche l’Anpi ha annunciato di aver organizzato un’iniziativa, che si terrà in Campidoglio. «È la nostra risposta alla provocazione fascista della marcia su Roma», sottolinea il presidente, Carlo Smuraglia. Gli estremisti di destra, aggiunge, «hanno lanciato una specie di sfida, ma ora non si può andare oltre. Anche loro devono restare all’interno del sistema democratico, così come facciamo noi. Il 28 ottobre non si può fare alcuna manifestazione, qualunque sia il tema». La sindaca Virginia Raggi ha annunciato su Twitter: «Il 28 ottobre saremo con @l’Anpinazionale in Campidoglio per dire Sì alla Democrazia e un No alla Marcia su Roma».

«Manifestazione in contrasto con l’ordinamento giuridico»

Già lo scorso 20 settembre, rispondendo a un’interrogazione durante il question time alla Camera, Minniti aveva sottolineato che la manifestazione di Forza nuova «richiama in modo palese l’atto di nascita del regime fascista e la marcia su Roma» e che dunque «è evidente che si porrebbe in chiaro contrasto con l’ordinamento giuridico che prevede alcuni fondamentali presidi di legalità: la legge Scelba vieta la ricostituzione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista e punisce l’apologia del fascismo». Inoltre, aveva aggiunto il ministro, «la legge Mancino condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista». «Assicuro dunque - aveva concluso Minniti in Parlamento - che, ove venga comunicato formale preavviso della manifestazione, le autorità provinciali faranno le valutazioni necessarie tenendo conto di questo quadro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT