7 gennaio 2018 - 08:31

I rifiuti non partono verso l’Emilia M5S: costa troppo. Pd: depositi pieni

Ostia: mal di pancia grillini per il tritovagliatore. Intanto all’Eur porta a porta in crisi

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«Perché i rifiuti romani non sono ancora partiti per l’Emilia Romagna?». Se lo chiede l’assessore regionale all’Ambiente, Mauro Buschini. L’accordo con i colleghi romagnoli è stipulato, i quantitativi stabiliti, ma «Ama e Campidoglio esitano», sottolinea, augurandosi l’assenza di collegamenti con le polemiche degli ultimi giorni, con il M5S ad accusare il Pd (che guida l’Emilia) di strumentalizzare i guai capitolini e farsi pubblicità. E poi lo stop, netto, dal Campidoglio. L’immondizia in Romagna non ci va proprio. Motivo? Costi troppo elevati, «oltre 180 euro a tonnellata», ha chiuso il discorso Daniele Diaco, presidente della commissione Ambiente del Campidoglio, primo a parlare dopo giorni di silenzio da Palazzo Senatorio sul caos rifiuti.

«Roma ha retto bene», su questo fronte e le criticità post-natalizie sono in miglioramento secondo l’esponente pentastellato, che accusa anche gli amministratori emiliani di aver scatenato polemiche inutili, quando in realtà il Comune sta vagliando opzioni più convenienti per Roma e mai eliminate, ovvero Toscana e Abruzzo. Quindi, per ora, niente esportazioni di rifiuti verso la terra delle piadine: una linea che rumors insistenti addebitano ai vertici nazionali del Movimento, uno stop ai camion romani verso regioni a guida dem che, a ridosso delle elezioni, sarebbe un assist imperdonabile. Soprattutto pensando allo smacco dell’immondizia in viaggio verso il discusso termovalorizzatore dell’ex grillino Pizzarotti, sindaco di Parma. Insomma, nessuna urgenza anche se il quadro sulle strade romane è mutato poco. Gli impianti sono comunque ancora pieni, fanno notare i sindacati, e le discariche improvvisate fioriscono nei quartieri.

Altro punto interrogativo: all’Eur il «porta a porta» è tutt’ora in tilt, tanto che il Coordinamento dei Comitati del IX Municipio - già autori di esposti prenatalizi - sono pronti lunedì a passare alle denunce penali. E l’immondizia da qualche parte dovrà pur finire. Chiusa la via verso l’Austria, di alternative non ce ne sono molte. Per i sindacati circa 500 tonnellate non sono smaltite ogni giorno a Roma e i depositi straripano. E sono saturi pure quelli tra Frosinone e Latina. «È urgente uno sfogo esterno», concorda anche Natale Di Cola, segretario della Fp Cgil che già dall’11 gennaio annuncia incontri urgenti con il Campidoglio: «Troppi mezzi sono fermi nelle officine: serve subito un piano di efficientamento». Nelle festività l’Ama ha raccolto oltre mille tonnellate in più rispetto allo stesso periodo del 2017. Ma a Ostia in tanti pensano che il tritovagliatore appena acceso lavorerà gli scarti del X Municipio, ma anche un po’ di rifiuti romani. Il che aumenterebbe i mal di pancia sia sul litorale che soprattutto nella base grillina: «L’impianto non arriverà mai sul mare di Roma», avevano ripetuto i 5Stelle per mesi. Poi sappiamo come è finita.

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