6 gennaio 2018 - 12:00

Tante iniziative per la Befana: ecco le strade chiuse e le corse Atac deviate
E c’è anche il corteo fino a San Pietro

L’appuntamento, che si ripete ormai da 33 anni, con il corteo storico folcloristico con circa 1400 figuranti per l’omaggio al presepe vaticano e per l’Angelus del Papa

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La sfilata storico-folcloristico «Viva la Befana», giunta alle 33esima edizione, è cominciata alle 10 sul percorso largo Giovanni XXIII-via della Conciliazione-piazza San Pietro. Diversi i mezzi del trasporto pubblico deviati. Dalle 7,30 alle 14,30, le linee 23, 34 e 280 saranno instradate sul lungotevere Vaticano e sulla rampa per lungotevere in Sassia. Inoltre le linee 40 e 62 effettueranno la fermata di capolinea sul lungotevere in Sassia.

Da piazza Elio Callisto alla Bocca della Verità

Il secondo gruppo partirà alle 9,15 da piazza Elio Callisto proseguendo per via Sciré, piazza Amba Alagi, via Adua, viale Etiopia, piazza Gondar, viale Libia, corso Trieste, via Nomentana, piazzale di Porta Pia, corso d’Italia, piazzale e viale San Paolo del Brasile, viale Washington, piazzale Flaminio, via Luisa di Savoia, lungotevere Arnaldo da Brescia, via Ferdinando di Savoia, piazza del Popolo, via del Corso, piazza Venezia, via del Teatro Marcello, via Petroselli e piazza Bocca della Verità. Da piazza Bocca della Verità, i due gruppi proseguiranno assieme verso Castel Sant’Angelo percorrendo via della Greca, il lungotevere sino a Ponte Umberto I, piazza dei Tribunali, via Triboniano, piazza Adriana. A Castel Sant’Angelo si riuniranno con il corteo folcloristico per raggiungere piazza Papa Pio XII.

La festa delle famiglie

Si è rinnovato oggi l’appuntamento, che si ripete ormai da 33 anni, con il corteo storico folcloristico «Viva la Befana»: circa 1400 figuranti per celebrare l’Epifania nel cuore di Roma e in Piazza San Pietro per l’omaggio al presepe vaticano e per l’Angelus del Papa. Sono venuti dai comuni laziali di Cave, Genazzano e San Vito Romano, i Re Magi giunti in Piazza San Pietro per omaggiare il Bambino Gesù. Sono loro, insieme a 1400 figuranti, ad animare il corteo folcloristico organizzato da Europae Fami.li.a. (Famiglie Libere Associate d’Europa). Il corteo nato nel 1985 per fare reinserire il 6 gennaio come giorno festivo nel calendario civile, si propone di celebrare l’Epifania all’insegna della pace, della solidarietà e della fratellanza tra i popoli, anche attraverso la partecipazione di gruppi storici solidali provenienti da altre regioni d’Italia e non. È il caso dell’Abruzzo, della Campania, del Molise, della Sardegna e del comune francese di Cateau-Cambresis. «Gesù per noi ogni anno nasce in un comune diverso - afferma a Vatican News Sergio Balestrini, presidente dell’Associazione Europae Fami.li.a. -. Questo per dimostrare l’universalità della Chiesa». Sono presenti anche le Befane, ispirate alla figura di nonnine, che viaggiano su tre lussuose «auto excalibur».

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