11 gennaio 2018 - 23:47

Maratona, bando pubblico dal 2019 «Colpo di mano». «No, trasparenza»

La mozione Cinque Stelle cambia le regole per l’organizzazione, affidata da anni all’ex tecnico di nuoto Enrico Castrucci. Pelonzi: «Così si uccide un grande evento». L’assessore Frongia: «Puntiamo a una partecipazione maggiore»

Maratona di Roma, una panoramica dell’edizione 2017 Maratona di Roma, una panoramica dell’edizione 2017
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Maratona di Roma, si cambia: dal prossimo anno il «monopolio» sull’evento ludico-sportivo più coinvolgente per la capitale verrà meno. L’Aula Giulio Cesare ha infatti approvato una mozione a maggioranza che impegna la sindaca Virginia Raggi e l’intera giunta «ad adottare ogni iniziativa ed atto al fine di predisporre l’avvio della procedura ad evidenza pubblica per l’assegnazione degli eventi sportivi con le caratteristiche di unicità individuate della federazione nazionale di riferimento a decorrere dalla Maratona di Roma Capitale del 2019». Il tutto «previa verifica dell’insussistenza di eventuali diritti vantati da alcuno nell’organizzazione del predetto evento, garantendo un servizio sempre più qualificato e contribuendo alla valorizzazione del territorio e delle realtà sportive locali».

Enrico Castrucci, presidente della Maratona di Roma, nell’edizione 2007 con l’allora sindaco Walter Veltroni
Enrico Castrucci, presidente della Maratona di Roma, nell’edizione 2007 con l’allora sindaco Walter Veltroni

Comitato uscente

A illustrare il provvedimento in aula è stato Angelo Diario, consigliere Cinque stelle e presidente della commissione Personale, Statuto e Sport. Il riferimento a «eventuali diritti nell’organizzazione» chiama in causa la «Italia Marathon Club», che, con la gestione tecnica e commerciale di Atielle Roma, cura da anni una manifestazione capace di attirare nella capitale decine di migliaia di campioni e podisti da tutto il mondo. Presidente della Maratona di Roma dal 1997 è Enrico Castrucci, ex tecnico di nuoto e in seguito dirigente sportivo, che già qualche mese fa, quando la decisione della «messa al bando» fu preannunciata, manifestò tutte le sue perplessità e il «forte dubbio» che si trattasse di «un attacco al nostro evento, che da vent’anni è una festa per tutta la città». Vicepresidenti del consiglio direttivo sono Roberto Cianci (vicario) e Nicola Ferrante (delega tecnica).

Ritorno d’immagine

La decisione targata Cinque stelle ha provocato immediate reazioni nell’opposizione. A difesa degli organizzatori uscenti, già da tempo impegnati per preparare quella che potrebbe essere la loro ultima maratona (il prossimo 8 aprile, con partenza alle 8,40 ai Fori Imperiali), si è schierato con forza il Pd. «La mozione M5S che prevede di attivare procedure ad evidenza pubblica per eventi sportivi di grande rilevanza pubblica - ha dichiarato il consigliere Antongiulio Pelonzi - altro non è che un colpo di mano contro Maratona di Roma. Questo il motivo del nostro voto contrario. Da 20 anni la corsa è una festa internazionale che coinvolge tutta la città, senza spese organizzative per il Comune. È evidente che essendo la maratona di Roma l’unico grande evento sportivo ospitato dalla città - aggiunge Pelonzi - l’operazione punta a mortificare l’impegno di chi questo evento ha reso grande nel mondo e ad uccidere un appuntamento ormai classico nelle corse competitive a carattere internazionale». Senza dimenticare, conclude l’esponente dem, che la Maratona «produce un ritorno d’immagine per la città e un indubbio vantaggio economico valutabile in svariati milioni di euro nel settore dell’ospitalità, della ristorazione e dello svago».

«Dal 2004 nessun affidamento»

Daniele Frongia, assessore allo Sport, Politiche giovanili e Grandi eventi
Daniele Frongia, assessore allo Sport, Politiche giovanili e Grandi eventi

Il Campidoglio ha replicato con una nota che ripercorre le vicende degli ultime due decenni. «Circolano informazioni errate sulla Maratona. È bene chiarire che Roma Capitale con deliberazione della giunta istituì nel 1994 il Comitato Promotore della Maratona di Roma composto da sindaco, assessore allo Sport, presidente e segretario generale della Fidal. Nel corso degli anni e sino al 2004 il soggetto organizzatore della Maratona è stato individuato da Fidal e quindi affidato dal Comune. Dal 2004 in poi nessun affidamento è stato effettuato. Si deve precisare che nel corso degli anni ingenti sono state le spese sostenute da Roma Capitale per garantire i servizi nonché, in alcune occasioni, sovvenzioni dirette da parte sia del Comune che di Acea, azienda al 51% proprietà di Roma Capitale. Dal 2005 in poi nessuna delibera è stata emessa. Nel 2017 la sindaca Raggi ha deciso di riunire nuovamente il Comitato Promotore insieme a Fidal per programmare insieme le edizioni a partire da quella del 2019. L’indizione di un bando è coerente con l’attuale normativa europea».

«Lontani dalle altre capitali europee»

L’assessore allo Sport ha invece risposto esplicitamente alle accuse del Pd. «Il bando ripristina trasparenza e dà ulteriore valore alla Maratona - spiega Daniele Frongia -. Dopo anni di assoluta latitanza dell’amministrazione, la Maratona di Roma potrà avere la valenza che merita. Se per il Pd affidare la corsa al soggetto più meritevole attraverso criteri oggettivi e far risparmiare ai cittadini romani decine di migliaia di euro rappresenta un ‘colpo di mano’, siamo ben orgogliosi di averlo fatto. Di certo riconosciamo i meriti degli organizzatori di questi anni; ciò non può prescindere però dall’importanza, ben maggiore, di agire nell’interesse di Roma e nella corretta applicazione di quanto stabilito dal Comitato Promotore. L’apertura delle porte a più soggetti aumenta la possibilità di migliorarla». Secondo l’assessore i margini sarebbero notevoli: «I dati delle precedenti edizioni confermano che Roma, con una media di 13.000 partecipanti, è ben lontana dai numeri di altre capitali europee. Dal 2019 l’obiettivo è far crescere la Maratona e consolidare ulteriormente l’immagine di Roma come centro dei grandi eventi sportivi internazionali».

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