8 febbraio 2018 - 19:38

«L'appello», i baby attori di Anzio testimonial per la legalità

Oltre 4 milioni di visualizzazioni: oltre le aspettative il corto che sogna di approdare ai  Nastri d'Argento dopo la vittoria al Giffoni Film Festival

di Michele Marangon

Valerio Cicco con i baby attori della elementare Rodari di Anzio (Marangon) Valerio Cicco con i baby attori della elementare Rodari di Anzio (Marangon)
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Una luce di speranza arriva dalle nuove generazioni sul tema della legalità e della lotta alla criminalità organizzata. E’ quella tenuta accesa sul litorale romano grazie al lavoro di un giovane regista, Valerio Cicco, che ha diretto i piccoli alunni della scuola elementare Gianni Rodari dell’istituto comprensivo Anzio III, nel cortometraggio «L’Appello», dedicato ai giudici Falcone e Borsellino morti per mano mafiosa.

Pluripremiato verso i Nastri d'Argento

Una sfilza di premi per un lavoro che, ci assicura il regista, «Nei vari canali web in cui è ospitato ha raggiunto un totale di 4 milioni di visualizzazioni in pochi mesi, diventando un prodotto virale. Il palmares è di tutto rispetto: primo premio al Giffoni Film Festival nella categoria Audience Award; proiezione alla 74ma Mostra internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia; premio speciale alla 68esima edizione del Montecatini Short Film Festival e sempre per lo stesso si è aggiudicato l'International Road Show che promuove progetti cinematografici italiani all'estero e due premi a dei festival siciliani (Cortiamo e Mizzica Film Festival). Pochi giorni fa dunque, è stato proiettato e ha ricevuto il premio Airone d'oro all'interno di Montecitorio, nella Sala Salvadori alla Camera dei deputati.  «Cosa ancora più gratificante come autore - ricorda Cicco- è che L'Appello ha ricevuto plauso e incoraggiamento da parte del Presidente del Senato Pietro Grasso con una bellissima lettera inviatami nelle giornate veneziane, da parte di Roberto Saviano, Maria Falcone e Fiammetta Borsellino, la figlia del giudice Paolo». Mentre il corto si prepara a nuove presentazioni in giro per l’Italia, verrà candidato anche ai prestigiosi ‘Nastri d’Argento’. Il lavoro - girato in occasione del 25esimo anniversario delle stragi di Capaci e via D'Amelio-  dimostra come una classe di bambini affronti il tema del dolore collettivo e della memoria e trova il modo di spiegare come si può davvero comprendere, e insegnare, attraverso il ricordo.

Bambini custodi di legalità

Un bel colpo per Valerio Cicco, creativo di 39 anni residente a Nettuno, anima da pittore con un solido percorso professionale nel mondo della pubblicità. «La forza de L’Appello - spiega - sta proprio nel ruolo dei bambini, presentati come custodi dei valori della legalità e risvegliano le coscienze di chi osserva il video. Nel complesso non mi aspettavo tutto questo successo, che sicuramente mi ha dato la forza di misurarmi con nuovi lavori, come quello che sto preparando a partire dalla storia locale, quella degli sfollati di Anzio e Nettuno durante la seconda Guerra Mondiale». Il lavoro è visionabile  sul canale ufficiale YouTube,

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