Milano, 27 novembre 2017 - 07:33

Di Pillo: «Non scenderemo a patti. Nel Municipio la mafia non entra»

La presidente del X Municipio: bene che i riflettori siano accesi, la stampa rimanga qui a Ostia. E l’opposizione ci aiuti a lavorare per ripristinare la legalità. Dobbiamo fare rete con le istituzioni e i cittadini onesti, solo così possiamo riconquistare il territorio

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Il 19 novembre Giuliana Di Pillo è stata eletta presidente del Decimo, municipio per due anni e mezzo commissariato per mafia. Nell’ultimo mese ci sono stati attacchi incendiari, aggressioni e sparatorie, l’ultima nella notte tra sabato e domenica.

Di Pillo, cosa sta succedendo a Ostia?
«Il momento è un po’ particolare. Ma per capire bisognerà vedere cosa dicono le indagini delle forze dell’ordine».

Il ministro Minniti ha detto che userà la linea dura. Lei che dice?
«Il discorso qui è di due tipi: dal punto di vista amministrativo la linea dura l’ho sempre detta e praticata, il nostro governo sarà fermo, non scenderemo a patti con nessuno. Non faremo entrare la criminalità nel municipio. Per quello che succede sul territorio, poi, ci sono le forze dell’ordine. Sicuramente bisogna essere fermi. E tutti uniti».

Andrà in Prefettura per il vertice sulla sicurezza?
«Se mi invitano, io vado».

E chiederà l’esercito?
«Io questa cosa non l’ho mai detta. È ovvio che, da presidente del municipio, mi auguro si applichi il miglior controllo possibile sul territorio. Ma su come intervenire, se aumentare polizia, carabinieri o ricorrere all’esercito, non decido io. Ciò che mi fa piacere è che da parte di tutte le istituzioni ci sia la presa di coscienza che dobbiamo collaborare. Mi auguro che ci sia la massima attenzione».

Lei ha paura? E i cittadini?
«Guardi, io non sono mai stata minacciata, e comunque i cittadini mi avvicinano per segnalarmi la voglia di lavorare insieme per ripartire. Qui la maggior parte della gente è onesta e si spende per il territorio. Facendo rete possiamo combattere insieme questi fenomeni malavitosi».

Come si fa dal municipio?
«Intanto convocheremo un consiglio straordinario sulla sicurezza invitando tutte le forze dell’ordine, così daremo anche il segnale che siamo tutti insieme contro la mafia. Poi cominceremo a lavorare e mi auguro che anche da parte dell’opposizione ci sia la voglia di essere uniti in questa guerra».

Ha dubbi?
«No. Sono sicura che lavoreremo tutti insieme».

Gli ultimi episodi cambiano il suo approccio?
«Noi non arretriamo di un millimetro, i nostri principi sono rispetto delle regole e legalità. Per cui bandi pubblici, mai assegnazioni dirette. Qua bisogna avere il coraggio di tirare una linea e ricominciare. Di sicuro non devono esistere più zone d’ombra: oscurano le persone perbene».

Allude alle case popolari gestite dai clan?
«Su quelle Roma Capitale sta facendo un censimento. Bisogna capire chi ha il diritto di stare e chi non ce l’ha. È un ambito particolare, questo è vero. Ma con la collaborazione ce la possiamo fare a ripristinare le regole».

Teme che la situazione precipiti se si spegneranno i riflettori?
«Ultimamente sono successi tanti fatti, è vero. Comunque la stampa deve restare qua. Ma vorrei sentire parlare di Ostia anche per tutto ciò che facciamo di positivo».

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