Oltre 30 persone arrestate ad Ostia con l’accusa di associazione mafiosa. Più di 100 milioni di beni confiscati a Ladispoli a cinque uomini appartenenti a un clan che - secondo il tribunale di Roma - «era riuscito a trasferire in quel territorio il modus operandi della camorra napoletana per la diffusione e la gestione di traffici illeciti».
Due operazioni in una settimana dimostrano come il Lazio, e in particolare il litorale, sia sempre più stretto nella morsa della criminalità organizzata. Ma soprattutto il salto di qualità di questi gruppi sia nel controllo del territorio, sia nel reinvestimento dei capitali. La risposta delle forze di polizia e della magistratura si sta dimostrando efficace.
È bene che anche la politica faccia la sua parte. E attui le strategie necessarie a proteggere le istituzioni dalle possibili infiltrazioni, in particolare per quanto riguarda la gestione degli appalti e la concessione delle licenze commerciali. Una linea di comportamento che dovrebbe essere prioritaria per chi si candida a governare la Regione.