Roma

Roma, Multiservizi: "Licenzieremo 400 lavoratori entro il 31 dicembre"

La lettera dei vertici dell'azienda resa pubblica dal dg di Ama Stefano Bina scatena le opposizioni: "Macelleria sociale"

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Più che una grana, quella di Multiservizi rischia di diventare una bomba per la giunta Raggi. Entro il 31 dicembre i vertici dell’azienda partecipata al 51 per cento da Ama sono pronti a tagliare il 20 per cento del personale: 400 lavoratori, da un giorno all’altro, resteranno senza stipendio. Per l’amministratrice delegata Rossana Trenti si tratta di “un atto dovuto nell’ottica di una corretta e sana gestione”.
 
Così si legge nella lettera resa pubblica da Stefano Bina, direttore generale di Ama, durante la commissione trasparenza convocata lunedì mattina. La missiva mette a nudo tutte le criticità di un gigante da 3.759 dipendenti e spiega i motivi dietro l’annuncio dei futuri tagli. Multiservizi ha perso la nuova gara per la pulizia delle sedi e dei mezzi di Atac e nel 2017 ha accusato pure la cessazione del contratto di subappalto della convenzione Consip per le scuole statali. Un doppio colpo da 35 milioni di euro. Secondo il management dell’azienda, allora, non c’è altra soluzione: “La procedura di mobilità interessa 398 addetti” tenuto anche conto che “nel prossimo anno è in scadenza la commessa global service scuole di Roma Capitale, fissata al 31 luglio 2018, per un valore per anno scolastico di 40,5 milioni”.
 
Stefano Bina, il dg di Ama, chiamato a rispondere della crisi, ha subito messo le mani avanti: “Cosa possiamo fare? L'autonomia di questa procedura è in mano al consiglio di amministrazione di multiservizi e Ama non può intervenire in queste procedure facendo un'ingerenza. Abbiamo comunque chiesto e ottenuto da Multiservizi che la procedura non si chiuda con la perdita di posti di lavoro ma che queste persone siano ricollocate sul territorio”. La lettera dell’azienda che prefigura il maxi-licenziamento, però, non pare lasciare troppi margini di manovra.
 
Si apre, dunque, una doppia crisi. Occupazionale e politica: sui lavoratori di Multiservizi il M5S ha puntato buona parte della propria campagna elettorale. Poi, a consiliatura iniziata, è iniziato il balletto sul futuro dell’azienda. Dalla promessa internalizzazione dei lavoratori in Ama, progetto a cui aveva iniziato a lavorare l’ex assessora all’Ambiente Paola Muraro, si è tornati al progetto dell’amministrazione Marino: gara a doppio oggetto, con la ricerca di un partner privato sul mercato per Multiservizi. Ora, però, a scombinare ogni piano è lo spettro dei licenziamenti. Un’emergenza che ha scatenato le opposizioni. Dal Pd a Fratelli d’Italia è bagarre: all’ordine del giorno ci sono la richiesta di un consiglio comunale straordinario Multiservizi avanzata dal consigliere dem Marco Palumbo e il duro attacco di Alessandro Onorato della Lista Marchini. “La lettera dice che l'anno prossimo ci sarà almeno il 20 per cento di personale che va a casa. È solo l'inizio di una vera e propria macelleria sociale. Quindi o Bina convoca il cda e revoca i vertici di Multiservizi o se non lo fa significa che il M5S è d'accordo con i licenziamenti. E lo è anche il Campidoglio”.