Roma

Il lascito del commissario Vulpiani: "Cancellati 15 lidi abusivi"

Il prefetto ha guidato la transizione dopo lo scioglimento per infilitrazioni mafiose: "I blitz di polizia e carabinieri sono interventi chirurgici. La politica deve essere l'antibiotico, ricucire gli strappi di questo municipio: penso all'Idroscalo, a Nuova Ostia, alle case popolari dove la fanno da padrone le famiglie criminali"

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"ABBIAMO trovato corruzione, degrado sociale e urbano. Una macchina amministrativa da far ripartire. Ora gira come dovrebbe". A cinque giorni dalle urne, il prefetto antimafia Domenico Vulpiani traccia il bilancio dei suoi due anni da commissario a Ostia. E quando gli si chiede di mafie e criminalità non si nasconde: "Da quando sono qui sembra ci sia stata una tregua".

Prefetto, di solito si parla di tregua a tempo. I soliti noti attendono il ritorno della politica sul litorale?
"Penso ai cassonetti dati alle fiamme più e più volte davanti al municipio. Così chi vuole rimanere padrone del territorio ci dice "siamo ancora qui"".

Come si replica in questi casi?
" Per noi è stato facile dire dei "no". A volte anche esagerare con i "no". Per la politica, che vive di consensi, è più difficile. Ma con questo non voglio dire che il commissariamento sia l'unico modo per portare pulizia. È giusto chiudere qui questa esperienza".

Ora, insomma, tocca di nuovo ai partiti.
"Sì. I blitz di polizia e carabinieri sono interventi chirurgici. La politica deve essere l'antibiotico, ricucire gli strappi di questo municipio: penso all'Idroscalo, a Nuova Ostia, alle case popolari dove la fanno da padrone le famiglie criminali. I presupposti per chi verrà li abbiamo creati recidendo i tentacoli della mafia in municipio. Abbiamo trasferito gli impiegati su cui avevamo dubbi e ruotato il personale. Abbiamo portato i vecchi fascicoli in procura".

Anche quelli delle spiagge?
"Certo, sono la prima attività economica di Ostia. Spero che il Comune approvi il piano di utilizzo degli arenili".

In cosa consiste?
"Una rivoluzione. Abbiamo decimato il numero di concessioni (oggi sono 71, ndr) e aumentato lo spazio per le spiagge libere. Sarà un'attività complessa: sulle 15 decadenze che abbiamo decretato per mancati versamenti e per non aver abbattuto il lungomuro abbiamo sostenuto il peso di 300 ricorsi. Li abbiamo vinti quasi tutti ".

Se fosse uno dei candidati in corsa per Ostia, cosa altro metterebbe nel suo programma?
"Andrei alla ricerca di finanziamenti per il verde e il decoro. Il senso urbano e la speranza si ricostruiscono con quartieri belli e puliti, con servizi efficienti, spiagge a norma, eliminando l'abusivismo edilizio, pensando ai giovani ora abbandonati a loro stessi".

CasaPound potrebbe attrarli. Cosa pensa dell'appoggio del clan Spada all'ultradestra?
"Non entro nella guerra politica. Ma il fatto si commenta da solo. È un passo oltre le righe. Diciamo che le opinioni della stampa sul caso sembrano le più sagge".
I CLAN CRIMINALI
Con i cassonetti in fiamme ci dicono che sono ancora qui Ora tocca alla politica
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