Roma

Elezioni Rieti, plichi con schede elettorali non usate spariti: gli atti inviati a Perugia

Le schede non utilizzate e quelle autenticate e non utilizzate sono sparite dal Tribunale reatino. E il Tribunale amministrativo ha trasmesso gli atti alla Procura competente a indagare sui magistrati del Lazio

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Il centrodestra resta saldo al timone del Comune di Rieti. Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso del sindaco uscente, Simone Petrangeli, che aveva avanzato mille dubbi sulle operazioni elettorali compiute in occasione del ballottaggio del 25 giugno scorso, ma su quanto accaduto un piccolo giallo resta. I plichi contenenti le schede non utilizzate e quelle autenticate e non utilizzate sono spariti dal Tribunale reatino. Sarebbero stati subito distrutti. E il Tribunale amministrativo, affinché venga fatta piena luce sulla vicenda, ha trasmesso gli atti alla Procura della Repubblica di Perugia, competente a indagare sui magistrati del Lazio.

Alla guida di una coalizione di centrodestra, composta tra gli altri da Forza Italia e Fratelli d’Italia, l’ex assessore regionale della giunta Polverini, Antonio Cicchetti, a giugno è stato eletto sindaco di Rieti. Si è imposto al ballottaggio sul primo cittadino uscente, l’avvocato di centrosinistra Simone Petrangeli, per soli 99 voti. Esattamente per 12.659 voti a fronte dei 12.560 dello sconfitto. Un risultato giunto al termine di una campagna elettorale avvelenata, costellata anche di minacce e qualche episodio di violenza. Petrangeli ha subito contestato l’esito del ballottaggio, sostenendo che in diversi verbali, in particolare in quelli di otto sezioni su 51, emergevano errori, incongruenze e anomalie. Abbastanza per farlo dubitare del risultato e fargli chiedere nuove elezioni attraverso un ricorso al Tar.

I giudici amministrativi del Lazio hanno disposto il riconteggio delle schede delle sezioni “incriminate” e il prefetto ha nominato a tale scopo un’apposita commissione. Ben presto è però venuto fuori che il conteggio delle schede non utilizzate, autenticate e non, non poteva essere compiuto, non essendo presenti i relativi plichi negli uffici del Tribunale di Rieti, a cui subito dopo il ballottaggio erano stati consegnati.

I commissari hanno ritenuto comunque che, alla luce del conteggio delle schede autenticate e utilizzate, non vi siano discordanze rispetto ai verbali di sezione. Respinto dunque il ricorso di Petrangeli, che dovrà ora valutare se fare appello al Consiglio di Stato. Un ricorso ritenuto infondato. Per i commissari, come specificato nelle motivazioni della sentenza, diverse le sviste, le superficialità, i casi di disattenzione, ma sarebbero inconfigurabili “abusi e contraffazioni incidenti sulla genuinità del voto”. Resta così solo il caso di quei plichi subito distrutti. Considerando le “peculiarità” della vicenda e affinché le parti possano conoscere le esatte modalità relative alla consegna e al trasporto a smaltimento di tali plichi, la II sezione bis del Tar del Lazio, ritenendo l’eliminazione degli stessi “ascrivibile” al Tribunale di Rieti, ha quindi trasmesso gli atti alla Procura di Perugia. Una Procura che dovrà indagare su un Tribunale.