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Rifiuti, Galletti: "Roma non può permettersi una tale emergenza"

Cassonetti stracolmi in via Tuscolana (lapresse)
Per il ministro dell'Ambiente "dando colore politico ai rifiuti si rischia grosso". Assessora Montanari: "Ritardi causati da Regione Lazio". Ma Buschini replica: "Da Campidoglio solo bugie". E Renzi interviene: "Fatela finita e ripulite la città". Per i radicali "Europa è unica speranza"
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"Roma non può permettersi un'emergenza rifiuti come quella che si sta prefigurando ancora una volta. Se da una parte vedo tanta solidarietà istituzionale da alcune regioni, penso innanzitutto all'Emilia Romagna come anche all'Abruzzo, dall'altra devo segnalare logiche che nulla hanno a che vedere con la gravità e l'urgenza del problema". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti.

"Il Ministero - sottolinea in un comunicato - ha promosso un tavolo tecnico con Regione e Comune per affrontare i nodi strutturali che compromettono la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti: da lì è emerso ciò che è chiaro a tutti. Ovvero la cronica carenza impiantistica". Galletti si è quindi detto disponibile a "cercare una soluzione". "Ma se il ragionamento di partenza è dare un colore politico ai rifiuti, si rischia grosso", precisa.

Il comunicato segue le dichiarazioni dell'assessora all'Ambiente Pinuccia Montanari su Facebook: "Facciamo chiarezza. Tutti sanno che dal 2013 - anno di chiusura della discarica di Malagrotta con il Pd che si dimenticò di pianificare una alternativa - il piano del Lazio non è stato ancora aggiornato: di conseguenza, la Regione non riesce a trovare una alternativa per accogliere le tonnellate di indifferenziato prodotte da cittadini e imprese".

"Al momento - prosegue Montanari - Roma raccoglie i rifiuti e prova a conferirli nelle poche strutture della Regione che, però, sono insufficienti. Si tratta di un sistema fragile che stiamo rendendo forte con la richiesta di autorizzazioni per costruire impianti di compostaggio e di riciclo; con l'estensione della differenziata spinta a oltre 1 milione abitanti nel 2018. Quindi, ci auguriamo che l'Abruzzo dia il via libera alla richiesta di accogliere rifiuti in impianti di Trattamento meccanico biologico". Richiesta presentata da Ama alla Regione Lazio lo scorso 22 ottobre ma che, secondo quanto afferma l'assessora, "Zingaretti ha sbloccato solo dopo un mese per un mancato funzionamento del sistema informatico".

"Noi - a differenza di Renzi e del Pd - non facciamo campagna elettorale. C'è il sospetto che qualcuno voglia speculare sulle spalle dei cittadini e proponga tariffe fuori mercato per mettere in difficoltà le amministrazioni e gli abitanti di Roma. No agli sciacalli della politica". ha concluso. Salvo poi intervenire sui costi ragionevoli che potrebbero essere accettati dall'amministrazione capitolina: "Intorno ai 150 euro" potrebbe essere un buon prezzo, di contro ai 200 chiesti dall'Emilia Romagna, ha detto in serata l'assessora Montanari - E noi dobbiamo anche rispondere alla Corte dei Conti".

La replica della Regione alle sue accuse, però, non si è fatta attendere: "Dispiace che l'assessora Montanari preferisca polemizzare e non dire la verità: il piano regionale di gestione dei rifiuti è in via di aggiornamento, ma fermo a causa delle mancate risposte di Roma Capitale e della sua Città metropolitana, che dovevano arrivare entro il 30 settembre 2017", ha detto l'assessore ai Rifiuti e all'ambiente della Regione Lazio, Mauro Buschini. "Piuttosto, Roma Capitale rispetti la legge: risponda alla sollecitazione della Città metropolitana del luglio 2017 dicendo dove vuole realizzare gli impianti di smaltimento sui rifiuti residui - permettendo alla Regione, finalmente, di adottare un nuovo piano", ha esortato Buschini, precisando: "Cercare di mischiare le carte, magari per dare la rappresentazione di uno scaricabarile non aiuta a svuotare i cassonetti. E' un modo sconsiderato di agire, di usare le leggi e di negare la verità. Con le bugie e l'arroganza non si va da nessuna parte".

Il piano di Pinuccia Montanari prevede l’apertura degli impianti di compostaggio aerobico e una piattaforma di riciclaggio per la selezione del multimateriale, da attivare, con tutta probabilità, nel XIII e nel XV municipio. Misure volte a scongiurare il disastro. Mentre la rabbia monta tra i cittadini. "La mondezza romana? La grande bruttezza del M5S. Montanari si autoincensa per la raccolta rifiuti nel periodo natalizio e i romani la sbugiardano postando foto su FB. Cara finta miope Assessora i tuoi falsi annunci ridondanti non riescono più a celare l'evidenza!", ha scritto su Twitter la consigliera comunale Pd Ilaria Piccolo, per la quale l'emergenza che investe la Capitale "ricorda sempre più la Napoli del 2010".

E sulle polemiche tra giunta Raggi e Regione Lazio è intervenuto anche il segretario del Pd, Matteo Renzi: "La città di Roma ha un problema con i rifiuti. La società che se ne occupa ha chiesto una mano all'Emilia-Romagna che ha dato il via libera. Ma prima di iniziare a trasferire i rifiuti, la città di Roma ha cambiato idea. I giornali scrivono che da Milano (forse un'azienda privata? Forse una società di sondaggi? Forse un piccione viaggiatore?) qualcuno ha suggerito alla sindaca di non farsi aiutare da un amministratore del Pd come Bonaccini", scrive su Facebook Renzi.
"Allora la città di Roma ha chiesto una mano alla Regione Abruzzo che ha dato il via libera tramite il presidente D'Alfonso" - prosegue il segretario - Temo che si siano accorti che anche D'alfonso è iscritto al Pd. E quindi si è bloccata anche questa soluzione. Nel frattempo a Roma i cassonetti sono pieni". "Scherzi a parte - attacca Renzi - per favore, sui rifiuti non si scherza. I nostri amministratori non fanno polemiche di parte. Siamo pronti a dare una mano alla città di Roma. Perchè per noi i cittadini vengono prima dei compagni di partito. E allora fatela finita con queste polemiche e ripulite la capitale".

C'è poi chi, come i Radicali, invoca l'Unione europea quale "unica speranza", proprio come avvenne nel 2011 quando la Commissione Ue aprì una procedura di infrazione che sancì la chiusura dell'invaso di Valle Galeria, di fronte alla crisi della discarica di Malagrotta. "La spazzatura per strada", scrivono Riccardo Magi e Alessandro Capriccioli, promotori di +Europa con Emma Bonino, "è infatti la prova della violazione persistente della direttiva europea numero 98 del 2008".

Intanto da est a ovest, da Tor Pignattara alla Balduina fino nelle zone dello shopping e al Tridente, la città è invasa di scarti alimentari, cartoni accatastati e vecchi mobili ormai in disuso. Una scia di immondizia che ai turisti regala una cartolina sporca, tra cattivo odore e cestini ricolmi, da via del Corso - presa d'assalto nella prima domenica di saldi - a via dei Serpenti. Mentre le proteste dei contribuenti si perdono nel vuoto amministrativo. Istantanee di un degrado diffuso, che decisamente cozzano con le continue smentite della maggioranza grillina. "Rispetto alle festività dello scorso anno oltre mille tonnellate in più di rifiuti sono state raccolte e avviate a trattamento” scrive il M5S su Facebook, eppure ogni giorno altre mille tonnellate di immondizia restano in strada.
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