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Amministrative Lazio, vince il non-voto. A Roma centrosinistra in vantaggio nei due municipi

(lapresse)
Al terzo municipio Caudo avanti col 41,9%, all'ottavo Ciaccheri con il 57,54 che potrebbe vincere al primo turno. Cinque stelle verso la sconfitta
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Si attesta sotto al 30% la percentuale di votanti nei due municipi romani che oggi sono tornati al voto insieme alle altre amministrative per rinnovare i rispettivi consigli, dopo la caduta delle ormai ex amministrazioni a 5 Stelle. A dominare, dunque, è stato il non voto. A Roma oggi si sono recati alle urne il 27,08% degli aventi diritto pari a 78.511 persone su 289.912. Più bassa la partecipazione nel municipio III del Nomentano, dove ha votato il 26,49% dei cittadini; un po' più alta nell'VIII della Garbatella. dove la percentuale  è stata del 27,94%.

Il centro sinistra è avanti in entrambi i municipi: nel III a 9 seggi scrutinati su 183, il candidato presidente del centrosinistra Giovanni Caudo è in vantaggio con il 41,9% dei voti, seguito da Francesco Maria Bova del centrodestra al 33,7%. Terza Roberta Capoccioni del M5S, con il 19,7%, Centrosinistra avanti anche nell'ottavo municipio, a 11 seggi scrutinati  Amedeo Ciaccheri è avanti col 57,54%  dato che se confermato lo porterebbe direttamente alla vittoria. Seguono Simone Foglio del centrodestra con il 21,1% ed Enrico Lupardini del M5s con il 12,6%.

L'affluenza definitiva in provincia di Roma, dove sono 16 i comuni al voto (Anzio, Fiumicino, Pomezia, Santa Marinella, Velletri, dove è possibile il ballottaggio; Affile, Cerreto Laziale, Cervaro di Roma, Gallicano nel Lazio, Magliano Romano, Morlupo, Roccagiovine, Sacrofano, San Cesareo, Segni e Valmontone) è stata del 58,83%. Alle precedenti amministrative 66,52%

Nella Capitale sono tornati alle urne in anticipo per eleggere i consigli municipali anche i cittadini dei municipi III e VIII. Nel primo caso - Montesacro, Talenti, Fidene, Serpentara, Conca d'Oro, Tufello, Settebagni, Bufalotta - il governo dei Cinque Stelle, guidato da Roberta Capoccioni, è caduto a fine febbraio con una mozione di sfiducia: la minisindaca, in seguito a faide interne e dissidenze, non aveva più una maggioranza che la appoggiasse (ma è nuovamente candidata alla poltrona). Nell'VIII municipio - Ostiense, Garbatella, San Paolo, Tor Marancia, Grottaperfetta - il 5s Paolo Pace ha abbandonato a metà marzo del 2017 perché "la maggioranza si comportava da opposizione", aveva spiegato l'ex minisindaco, poi passato tra le file di Fratelli d'Italia. Anche per i municipi, nel caso in cui nessun candidato ottenga la maggioranza assoluta, è previsto il ballottaggio il 24 giugno.

SPECIALE ELEZIONI Tutte le liste e i candidati
PROVINCIA DI VITERBO Viterbo PROVINCIA DI ROMA Anzio - Fiumicino - Pomezia - Santa Marinella - Velletri 
PROVINCIA DI FROSINONE Anagni - Ferentino
PROVINCIA DI LATINA Aprilia - Cisterna di Latina - Formia

LA BATTAGLIA PER VITERBO L'unico capoluogo di provincia al voto è Viterbo, dove il primo cittadino Leonardo Michelini, sostenuto dal Pd e da Sel, ha deciso di non tentare il bis. Nella città dei papi, ultima roccaforte del Partito democratico nella regione, i candidati sono otto, 18 le liste e 550 gli aspiranti consiglieri comunali. Una battaglia in cui il centrosinistra si presenta diviso. A contendersi la guida della città sono infatti l'attuale vicesindaco Lisetta Ciambella, del Pd, che a marzo ha sfiorato l'elezione in consiglio regionale, l'attuale consigliere comunale e leader della minoranza del Partito democratico Francesco Serra, il giornalista Filippo Rossi, sostenuto da civiche vicine a Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione, e attualmente consigliere d'opposizione, Paola Celletti, sindacalista Usb. Candidatura unitaria invece per il centrodestra con l'azzurro Giovanni Arena, su cui hanno trovato l'accordo, oltre a Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Udc e una civica. Candidati infine il commerciante Massimo Erbetti, per il Movimento5Stelle, la civica Chiara Frontini, e Claudio Taglia, per CasaPound.
Per quanto riguarda i centri minori, in provincia di Viterbo, voto a Sutri, Valentano, Vallerano e Vignanello.

LE SFIDE IN PROVINCIA DI ROMA Si è votato ad Anzio, Fiumicino, Pomezia, Santa Marinella, Velletri, dove è possibile il ballottaggio, e ad Affile, Cerreto Laziale, Cervaro di Roma, Gallicano nel Lazio, Magliano Romano, Morlupo, Roccagiovine, Sacrofano, San Cesareo, Segni e Valmontone.

FIUMICINO Grande l'attenzione su Fiumicino, il quarto centro più popoloso del Lazio, dove l'esponente dem Esterino Montino, coinvolto nello scandalo sulla rimborsopoli regionale del gruppo Pd durante la legislatura di Renata Polverini, è alla ricerca di un secondo mandato. A contrastarlo quattro sfidanti, con il centrodestra diviso tra l'ex ministro Mario Baccini, presidente dell'Ente nazionale per il microcredito, e William De Vecchis, neo eletto senatore con la Lega, coordinatore provinciale di Noi con Salvini, e appoggiato, oltre che dal suo partito, da Fratelli d'Italia e da civiche come Italia agli italiani, espressione di Forza Nuova, e Legittima difesa, che ha tra i propri obiettivi la realizzazione di poligoni di tiro e corsi per istruire i cittadini sull'uso delle armi da utilizzare per la propria difesa. Ad aspirare alla guida della città sono infine Fabiola Velli, del Movimento5Stelle, attualmente consigliere comunale d'opposizione, e Gaia Desiati, di CasaPound.

POMEZIA Resa dei conti invece tra pentastellati a Pomezia, dove la mancata ricandidatura, per via della regola sul divieto del terzo mandato, di Fabio Fucci e la decisione di quest'ultimo di tentare il bis con delle civiche ha portato alla caduta anticipata della giunta grillina, a lungo indicata come esempio di buona amministrazione a 5 stelle. Fucci, con le civiche Essere Pomezia e Il Bene in Comune, si confronterà così con il candidato del M5S Adriano Zuccalà. Ma a cercare di conquistare il Palazzo sono anche Pietro Matarese, generale della Guardia di finanza in pensione, sostenuto da Fratelli d'Italia, FI, Lega, Destra Nazionale-Msi, Udc, una civica e la Lista dello Scarpone di Sergio Pirozzi, Stefano Mengozzi, appoggiato dal Pd, dal Psi e da due civiche, Roberto Camerota per CasaPound, e il civico Antonio Aquino.

ANZIO Dura anche la partita ad Anzio, dove la giunta uscente di centrodestra del sindaco Luciano Bruschini è stata colpita da numerose indagini per reati contro la pubblica amministrazione, con tanto di inquietanti intrecci tra politica e malavita, rischiando l'arrivo di una commissione d'accesso per valutare lo scioglimento del consiglio comunale per mafia. A cercare di raccogliere l'eredità di Bruschini è il candidato del centrodestra Candido De Angelis, ex parlamentare e già sindaco della città neroniana, mentre a tentare di sbarrargli il passo sono Roberta Cafà, ex assessore della giunta Bruschini, sostenuta da Dc e civiche, un gruppo che Cafà ha presentato insieme al faccendiere Luigi Bisignani, Raffaele Madonna, fratello del pregiudicato Roberto "Pecorino", sostenuto da una civica, Manuela D'Alterio per CasaPound, Roberto Palomba, appoggiato dal Movimento Italia Madre della ex presidente della Camera, Irene Pivetti, Giovanni Del Giaccio, appoggiato da civiche e dal Pd, Umberto Spallotta, per Rifondazione comunista, Luca Brignone, civico che guarda a sinistra, e Rita Pollastrini, del Movimento5Stelle, candidata dopo una battaglia tra Meetup che ha portato l'attuale consigliere comunale grillino a candidarsi con la Lega.  

VELLETRI E SANTA MARINELLA Nel centro dei Castelli Romani per succedere a Fausto Servadio, del Pd, sono sette i candidati, con notevoli spaccature sia a sinistra che a destra. In campo infatti Giorgio Greci, appoggiato da Lega, FdI, Il Popolo della famiglia, Cuori Italiani, Pri e civiche, Alessandro Priori, sostenuto da civiche e FI, Paolo Felci, di CasaPound, Orlando Pocci, assessore all'urbanistica con Servadio e sostenuto da Pd, Leu e civiche, Stefano Pennacchia, fuoriuscito da tempo dalla maggioranza e sostenuto da una civica che guarda a sinistra, il civico Augusto di Lazzaro, ex assessore della prima giunta Servadio, e Paolo Trenta del Movimento5Stelle, fratello del neo ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, precipitatasi a Velletri per sostenerlo. A Santa Marinella, dove dopo dieci anni alla guida del Palazzo non è riuscito a concludere il suo mandato Roberto Bacheca, del Pdl, i candidati infine sono otto: Francesco Settani, del Movimento5Stelle, Pietro Tidei, del Pd, Bruno Ricci, appoggiato da FI, Lega e civiche, Alfredo De Antoniis, sostenuto da FdI e liste civiche, i civici Roberto Marongiu, Lorenzo Casella, Carlo Pisacane e Giampiero Rossanese.

Tra i centri romani minori al voto spiccano le situazioni di Sacrofano e Affile. A Sacrofano infatti tenta il bis Tommaso Luzzi, esponente prima del Movimento sociale e poi di An, che in piazza ha realizzato un monumento a Giorgio Almirante e che, pur restando indenne alla fine dal terremoto giudiziario ed evitando il commissariamento per mafia, nell'inchiesta Mafia Capitale è stato descritto come vicino a Massimo er Cecato Carminati. Una candidatura contrastata da Patrizia Nicolini, funzionaria del Viminale. Ad Affile, invece, si è ricandidato Ercole Viri, sindaco già da dieci anni e nel novembre scorso condannato dal Tribunale di Tivoli con l'accusa di apologia del fascismo, per il sacrario intitolato al gerarca fascista Rodolfo Graziani. E a sfidarlo sarà Marino Frasca.

FROSINONE, POSSIBILI DUE SOLI BALOTTAGGI Passando poi alla provincia di Frosinone, si è votato ad Anagni, Ferentino, Amaseno, Aquino, Arpino, Atina, Boville Ernica, Filettino, Fiuggi, Pico, Pignataro Interamna, Serrone, Torrice, Villa Latina e Villa Santa Lucia, ma a rischiare il ballottaggio sono solo i candidati nei primi due comuni. A Ferentino cerca la riconferma il sindaco uscente Antonio Pompeo, del Pd, che deve vedersela con Franco Collalti, candidato del centrodestra, e con i civici Giuseppe Virgili, Fabio Magliocchetti e Maurizio Berretta. Ad Anagni, caduta anticipatamente la giunta del dem Fausto Bassetta, i candidati a sindaco sono invece sette: Sandra Tagliaboschi, sostenuta dal Pd e tre civiche, Daniele Natalia, per FI, FdI, Lega e cinque civiche, Fernando Fioramonti, del Movimento5Stelle, i civici Maria La Pastina, Nello Di Giulio, Viviana Cacciatori e Daniele Tasca, appoggiato da CasaPound e quattro civiche.

LE SFIDE PONTINE In provincia di Latina pesa il risultato ad Aprilia, Cisterna di Latina e Formia. Ad Aprilia, popoloso centro industriale del nord pontino cerca la riconferma il sindaco civico Antonio Terra, che dovrà vedersela con Domenico Vulcano, maresciallo dell'Arma, candidato del centrodestra sostenuto da Lega, Fi e FdI, Angelo Casciani, della Democrazia Cristiana, Giorgio Giusfredi, del Pd, Carmen Porcelli, supportata da un raggruppamento civico che orbita a sinistra, e Roberto D'Agostino di Potere al Popolo. A Cisterna di Latina poi, dopo la caduta della giunta di Eleonora Della Penna, travolta dall'inchiesta "Touchdown" su un sistema corruttivo che sarebbe stato messo a punto all'ombra del Palazzo, i candidati a sindaco sono cinque: Gianluca Del Prete, che ha messo insieme Forza Italia e Pd, Mauro Carturan, già sindaco della città, sostenuto da FdI, Lega, Udc e civiche, Marco Capuzzo, del Movimento5Stelle, la civica Maria Innamorato, e Gianfranco Carapellotti, per il Movimento 9 Dicembre Forconi, tra gli indagati lo scorso anno nell'inchiesta della Procura di Latina proprio sui Forconi, in cui è stata ipotizzata la costituzione di un'organizzazione criminale finalizzata all'istigazione a delinquere e all'usurpazione di pubbliche funzioni. A Formia, infine, attualmente commissariata per via delle dimissioni rassegnate dal sindaco dem Sandro Bartolomeo, i candidati sono sei: l'ex assessore Claudio Marciano, per il centrosinistra, l'avvocato Pasquale Cardillo Cupo, per il centrodestra, Antonio Romano, del M5S, l'ex parlamentare azzurro ed ex sottosegretario Gianfranco Conte, con una civica, Mario Taglialatela, sempre sul fronte civico, e la civica Paola Villa. Al voto inoltre anche in quattro centri minori: Bassiano, Lenola, Sonnino e Campodimele, noto come il paese dei longevi.

I PICCOLI CENTRI IN PROVINCIA DI RIETI In provincia di Rieti, infine, si è votato in soli quattro Comuni, tutti con meno di quindicimila abitanti: Belmonte in Sabina, Borgorose, Rocca Sinibalda e Varco Sabino.