Roma

Voto municipi Roma, flop M5S: processo a Raggi E lei dà la colpa agli assessori

Maggioranza in subbuglio dopo il ko a Garbatella e Montesacro: “ Chi ha scelto i candidati?” Nel mirino finiscono Montanari, Gatta e Meleo. Ma si aspetta il soccorso del governo amico

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Chi è già uscito dalle chat. Chi, tra i consiglieri, minaccia di farlo presto: "Tanto chiediamo e nessuno risponde " . Chi, infine, ieri mattina ha impugnato il cellulare per riversare sulla sindaca Virginia Raggi la frustrazione per il doppio ko ai municipi III e VIII: " Chi ha scelto i candidati? E come si spiega questo crollo nel giro di tre mesi?".

Tanto è passato tra l'election day del 4 marzo e la mazzata di ieri, tanto è bastato per finire dietro a centrosinistra e centrodestra. Tra un trillo e l'altro, la prima cittadina ha provato a minimizzare. A dare la colpa al grande astensionismo. Per poi varare una nuova linea: se la giunta convocata ieri è filata via in modo "sereno" e "senza parlare di elezioni " , racconta chi era in sala delle Bandiere, la decisione è in realtà presa. Fiducia a tempo: la colpa per il flop è degli assessori.

Ecco, quindi, le grandi manovre di palazzo Senatorio. Subito il tweet: " I cittadini vanno sempre ascoltati. Ci impegneremo di più su decoro, lavori pubblici e trasporti " . Le titolari delle relative deleghe non possono più sbagliare.

Nel mirino, quindi, ci sono Montanari, Gatta e Meleo. Anche se dal Campidoglio assicurano che "non ci sarà alcun rimpasto " , per la sostituzione dell'ultima continuano i colloqui: piste interne, ma pure l'ipotesi di un manager scelto direttamente da Milano. È un'opzione, quella di un rinnovato interventismo della Casaleggio Associati, che non dispiacerebbe ai consiglieri. Il loro timore, infatti, è che la capitale sia diventata di secondaria importanza nella galassia pentastellata. E che, se le beghe giudiziarie della sindaca o il concordato di Atac dovessero regalare altri giorni di passione, possa scattare il tana libera tutti. Guerra fratricida.

Quel che è certo è che i consiglieri si vedranno oggi - al più tardi giovedì - per fare il punto. Angelo Diario, presidente della commissione Sport, non si nasconde: " Sarà una lunga nottata". E su Facebook commenta così la sconfitta: "Le ragioni del risultato deludente di Roma vanno trovate all'interno. Chi riesce ad essere obiettivo, e non tifoso, le conosce " . Quindi l'accusa: " Abbiamo ancora tre anni per mostrare che la gestione del patrimonio pubblico ( ce n'è pure per l'assessora Castiglione, ndr) e la manutenzione delle strade, del verde e dei trasporti può essere diversa".

La riunione sarà il momento di sintesi da cui il Movimento suonato dalla sinistra proverà a uscire dall'angolo. Le ricette? L'idea di un camper per fare il tour delle periferie, una comunicazione più efficace - in canna c'è il gran ritorno della funivia - e incontri settimanali tra i presidenti di commissione e gli assessori. C'è anche il rilancio del Tavolo per Roma promesso dalla sindaca ai sindacati. Per ricucire con Cgil, Cisl e Uil e per rassicurare i consiglieri: "Ho già parlato con il ministro dello sviluppo Economico Di Maio. Si è detto disponibile". A soccorrere Roma e Raggi.