Roma

Roma, stop a via dedicata a Almirante: arriva mozione dei 5S e Raggi

Giorgio Almirante (ansa)
Ieri sera l'approvazione dell'Aula, poi il dietrofront della sindaca. FdI: "Vie legali se accertiamo forzature". Meloni: "Sindaca staliniana". Pd: "Maggioranza alla sbando". Salvini: "Ci sono via Marx, via Togliatti e via Stalingrado, non vedo quale sarebbe il problema"
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Stop all'intitolazione di strade di Roma a esponenti politici con idee riconducibili al disciolto partito fascista o persone che si sono esposte con idee antisemite e razziali. Questa, secondo quanto si apprende, la mozione che verrà presentata dai consiglieri M5S in Campidoglio. L'atto sarà firmato anche dalla sindaca Raggi che ieri, dopo l'approvazione in Aula, in sua assenza ("non ne sapevo nulla" dirà a Porta a porta), di una mozione per l'intitolazione di una strada a Giorgio Almirante, ha sentito la maggioranza e annunciato che "nessuna strada gli sarà dedicata".

Dovrebbe essere questo l'epilogo della vicenda iniziata ieri pomeriggio in Aula Giulio Cesare con l'approvazione della mozione passata, anche con i voti dei Cinque Stelle per dedicare una via a Giorgio Almirante. Intitolazione poi 'stoppata' con una dichiarazione in tarda serata della sindaca Virginia Raggi.

In serata interviene sulla vicenda anche Matteo Salvini. "A Roma c'è via Togliatti - commenta - via Marx, in Italia ci sono vie e piazze intitolate a Stalingrado, la storia non si processa ma si ricorda. Se via Almirante fosse parallela a via Togliatti non vedo quale sarebbe il problema...".

"Azione legale qualora vi siano forzature" aveva annunciato FdI in mattinata. "Non vorremmo che dietro alla retromarcia della sindaca vi fossero pressioni esterne", dichiara in una nota il capogruppo Fabrizio Ghera. Rincara la dose Giorgia Meloni. "Virginia Raggi, sei semplicemente ridicola. Daremo battaglia su via Almirante. Il Consiglio comunale si è espresso favorevolmente: imporgli una linea diversa sarebbe semplicemente staliniano". Scrive lal presidente di FdI su Twitter.

Sulla vicenda interviene anche la figlia del leader del Msi, morto nel 1988. "Noi e la Fondazione Almirante di cui sono segretario nazionale - spiega Giuliana De' Medici -  abbiamo profondo rispetto della Comunità ebraica: hanno subito e sopportato cose inimmaginabili. Oggi come oggi però bisogna giudicare gli uomini da quello che hanno fatto nel corso della loro vita, non perché erano da ragazzi segretari di redazione di un giornale".

La Comunità ebraica di Roma aveva reagito con profonda indignazione alla notizia del via libera dell'assemblea capitolina a una mozione per intitolare una via al leader missino. "Già dal 46 aveva iniziato a parlare di pacificazione nazionale - aggiunge De' Medici - I tempi sono più che maturi per accettare la pacificazione nazionale. Con tutto il rispetto per ciò che hanno subito gli ebrei: mi inchino davanti a loro e lo farebbe anche Almirante. Tutto il suo indirizzo politico è stato sul tema del rispetto altrui, della democrazia. Nel corso della sua attività politica non può essere attaccato su niente".

L'Anpi invece definisce "inqualificabile e vergognoso" il voto di ieri in Campidoglio. che  "avviene nel ottantesimo anniversario della promulgazione delle leggi razziali firmate anche da Almirante, responsabile mai pentito. Anche se la sindaca Raggi ha annunciato che non ci sarà nessuna via a lui dedicata, resta un vulnus nei confronti di Roma medaglia d'oro alla Resistenza e dei romani. Non si gioca a carte con i valori della Resistenza". Commenta la presidente, Carla Nespolo. "Non si può partecipare alle manifestazioni dell'Anpi, dire che verranno cambiati i nomi delle vie dedicate a scienziati che hanno redatto il Manifesto della razza e poi avere un voto del genere in consiglio comunale - spiega - non si può governare in modo così superficiale".

Di "maggioranza allo sbando" parla invece Giulio Pelonzi  capogruppo Pd al Campidoglio. "Prima vota positivamente una strada e poi la sindaca dice che non va bene e si appresta a fare una mozione per annullarla. Tra l'altro noi ne siamo molto felici, ma la riflessione generale è e che questa amministrazione non riesce a guidare la città presa dalla confusione". "L'immagine di questa sindaca che dice che tutti che ce l'hanno con lei dà la sensazione che a decidere le cose a Roma non sia lei ma qualcun altro e che lei sia in balia di non si sa cosa o chi. Per questo nella maggioranza c'è confusione su via Almirante, sullo stadio della Roma e su altre mille cose", conclude il dem.

Negare l'intitolazione di una strada a Giorgio Almirante é sintomo di "miseria umana" secondo  Vittorio Sgarbi, deputato di FI alla Camera e sindaco di Sutri. "Almirante - aggiunge Sgarbi - appartiene all'epoca di una civiltà politica di cui si é persa la memoria, in nome di una confusione mentale imperdonabile, e senza mostrare alcuna preoccupazione per le dichiarazioni di alcuni alleati di governo ben piu' estreme di quelle di Almirante. Ora la sindaca di Roma "infierisce su Giorgio Almirante, negandogli l'intitolazione di una strada. Miseria umana. Mentre Oliviero Toscani evoca il processo di Norimberga per Salvini - aggiunge il critico d'arte - la Raggi se la prende con un morto le cui posizioni sono sempre state sempre meno radicali di quelle di molti esponenti della Lega con cui il partito della Raggi é alleato".