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Migranti, digiuno "a staffetta" in piazza San Pietro. Padre Zanotelli: "Contro le politiche del governo e della Ue"

Un momento delle manifestazioni della "magliette rosse" sabato scorso contro la politica del governo sui migranti  
Davanti alla Basilica Vaticana anche il vignettista Vauro e tanti preti e suore di strade
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"Siamo qui davanti a San Pietro, non tanto per la Basilica quanto per la vicinanza a Papa Francesco, che incoraggiamo a dire le parole forti che sta dicendo a favore dei migranti, e siamo qui con questa lampada per Francesco. Se c'era un uomo appassionato per i poveri era lui. Oggi lo sentiamo presente con noi attraverso questa lampada che ci guiderà in questo cammino e in questo digiuno, perché davvero la voce di chi non ha più voce in Mediterraneo e in Libia abbia più voce domani".

Lo ha detto padre Alex Zanotelli, che ha manifestato in Piazza San Pietro "contro le politiche migratorie" del nuovo governo e dell'Unione Europea avviando un digiuno a staffetta. Affiancato dal vignettista Vauro e da altri preti e suore "di strada", ha letto le parole pronunciate in un'intervista da monsignor Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta, in cui il prelato afferma che "moralmente e da uomo di fede sarei pronto a trasformare tutte le chiese in moschee se fosse utile alla causa e se consentisse di salvare la vita di uomini e donne, poveri e infelici, perché Cristo non è venuto sulla terra per costruire chiese ma per aiutare gli uomini indipendentemente dalla razza, dalla religione, dalla nazionalità. E invece ci sono politici che nei loro comizi continuano a predicare le espulsioni e la cosa peggiore è che lo fanno con la corona e il rosario in mano e nominando il nome di Dio invano, un peccato molto grave".

Si erano dati appuntamento a mezzogiorno sotto le finestre del Vaticano e poi per dieci giorni promettono di installarsi sotto quelle di Montecitorio. Sabato scorso padre Zanotelli, che dopo anni di vita nelle baraccopoli del Kenya, ha scelto di abitare nel rione Sanità di Napoli, aveva indossato la maglietta rossa raccogliendo l’appello di don Luigi Ciotti per combattere la stessa battaglia a favore dell'accoglienza dei migranti.