Roma

Roma, il progetto per un cimitero islamico: da settembre la raccolta fondi

Inviata una richiesta al Campidoglio per 50 mila posti. Nella Capitale gli islamici sono 100mila: nel 99% dei casi, finora, alla morte tornano nel Paese d'origine

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"Vorremmo un cimitero tutto nostro, non perchè non vogliamo avere qualcuno accanto a noi che recita l'Ave Maria, ma perché in prospettiva ci saranno sempre più islamici che sceglieranno Roma per la loro sepoltura. Serve più spazio, ci piacerebbe avere un luogo dove i nostri figli possano venire a trovarci".

Bachcu, presidente dell’Associazione Dhuumcatu, che riunisce la comunità bengalese della Capitale, smentisce categoricamente che dietro la scelta di creare un cimitero islamico vicino a Roma si nasconda in realtà un altro obiettivo: quello di non doversi ritrovare spalla a spalla con chi piange il proprio caro ed è cattolico. Bachcu però conferma come la raccolta di fondi stia per cominciare. A settembre. Che poi di fondi non si tratta. Piuttosto un pagamento anticipato del proprio funerale.

Il ragionamento è questo: il cimitero, secondo il progetto affidato già a un architetto e a un geometra, dovrebbe costrare intorno ai 6-7 milioni di euro, acquisto del terreno compreso. "Basterebbe che 3500 persone donassero i soldi per la propria sepoltura prima del tempo. Abbiamo fatto i calcoli: un funerale si aggira intorno 3.500 euro, sia se si finisce a Prima Porta, dove c'è già uno spazio per gli islamici, sia se la salma viene spedita nel Paese d'origine".

Il luogo non è ancora stato scelto. E neanche si sa se dal punto di vista urbanistico si può fare. Ma l'Associazione Dhuumcatu ha già inviato una lettera al Campidoglio per capire quali margini di manovra ci sono. "Per noi va bene qualsiasi zona fuori dal Raccordo. E a Campoleone, tra Lanuvio e Aprilia, l'amministrazione ci ha fatto sapere che sarebbe contenta di ospitarci".

Un cimitero da 50 mila posti, 3500 riservati a chi ha già sborsato i soldi, i restanti per tutti gli islamici. Che a Roma sono 100mila e che finora, nel 99 per cento dei casi, quando muoiono si fanno riportare a casa.

Non lapidi, non alberi. Il luogo della sepoltura seguirà le regole dell'Islam: la salma deposta nella semplice terra, con il capo verso nord e i piedi a sud. "Ci piacerebbe ci fosse anche un piccolo spazio di preghiera - conclude Bachcu -  come accade in qualsiasi cimitero, in qualsiasi Paese, per qualsiasi religione".