Il tema della gestione dell’immigrazione è uno dei temi forti della campagna elettorale e mentre il centrodestra è compatto all’attacco della politica finora attuata, in aiuto di chi parla di razzismo, appena si mette sotto accusa il sistema dell’accoglienza attuato dal centrosinistra, arriva anche una campagna che si autodefinisce ‘artistica’.
Decine di manifesti sono stati attaccati negli spazi elettorali di alcune città, comprese Cagliari e Nuoro: la scritta “Vota per me” campeggia sulla foto di alcuni stranieri, anche una coppia con un bambino in braccio. I manifesti, non certo casualmente, sono stati affissi sopratutto affianco a quelli elettorali di Fratelli d’Italia, Lega e CasaPound. L’autore è Gianluca Vassallo, artista di origini napoletane che vive a San Teodoro: “Manifesti rappresentanti il volto e la storia di dieci migranti – ha scritto in un comunicato stampa – Un’operazione di ‘guerrilla art’ che vuole rispondere alla violenza verso i migranti che già prima dei fatti di Macerata ha caratterizzato la campagna elettorale. Una campagna in cui tutti i partiti hanno strumentalizzato in una direzione o nell’altra il ruolo degli extracomunitari, scegliendo la semplificazione come caratteristica fondamentale del loro linguaggio”.
L’iniziativa ha dato vita ad una polemica politica, che ha visto come protagonista Giorgia Meloni, presidente di FdI: “A Cagliari hanno affisso abusivamente manifesti vicino a quelli di Fratelli d’Italia – ha scritto sulla sua pagina Facebook – Una coppia di immigrati con un bimbo in braccio. Noi abbiamo oscurato il suo volto per rispettarlo ma loro no. Immaginate cosa sarebbe successo se lo avessimo fatto noi. Dove sono le Ong che difendono i diritti dei bambini?”.
Più critico, Salvatore Deidda, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia “Mentre noi stiamo conducendo una campagna elettorale seria e rispettosa, parlando di noi, dei nostri valori, delle nostre idee e su come risolvere i problemi dei nostri cittadini. Purtroppo, assistiamo ad iniziative, come quella dei manifesti con gli immigrati, che vorrebbero gettare fango demagogicamente sulla nostra immagine con la solita storiella del razzismo. Manifesti affissi abusivamente, in spazi assegnati dal Tribunale ai partiti. Ci chiediamo se le Istituzioni, dal Comune alla Prefettura, intendano far rispettare le leggi o dobbiamo vivere una campagna elettorale in cui la sinistra, oramai al crepuscolo, e i suoi sostenitori si sentano in diritto di agire al di fuori della legalità. ” (red)
(admaioramedia.it)
2 Comments
Antonina Foddanu
Vanno multati la legge lo prevede !
il consumatore
Vassalli nel medioevo erano quelli che stavano al servizio del signorotto locale. Servi dalla nascita alla morte. Questo ha anche il cognome adatto alla qualifica. In effetti un tempo i cognomi venivano assegnati in base a mestieri, caratteristiche, atti del personaggio.
Speriamo, credo invano, che ci sia qualcuno che ha il dovere di sanzionare e ripulire le affissioni abusive, questo che si definisce artista, dovrebbe vergognarsi di essere vassallo e servo di qualcuno che intende fare danni agli avversari, come tutti quelli che stanno dalla sua parte, tutti pieni di odio.