Nocerina, un 2017 in agrodolce
chiuso con la «frattura» coi tifosi

Nocerina, un 2017 in agrodolce chiuso con la «frattura» coi tifosi
di Giuliano Pisciotta
Martedì 2 Gennaio 2018, 19:31
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Un 2017 così e così. La Nocerina mette in archivio 12 mesi conditi da qualche delusione in più rispetto alle gioie che tutti i tifosi vorrebbero vivere. Il ritorno tra i professionisti avrebbe rappresentato un'impresa eccezionale per il club rossonero, che era già riuscito, dopo soli 10 mesi dalla rifondazione, a vincere il campionato di Eccellenza e a centrare anche il "double" con la Coppa Italia regionale. Per i miracoli, però, nessuno si era ancora attrezzato, pur di fronte a un epilogo comunque di festa per il primo campionato di Serie D dalla rinascita.

I primi mesi dell'anno dovevano dare spazio all'ottimismo: si tornava in campo a gennaio con una sola lunghezza di distacco dalla sorprendente capolista Trastevere. Alla seconda giornata, però, i capitolini bissano il successo dell'andata e allungano a +4, prima del passo falso col Potenza che fa precipitare i molossi a 7 lunghezze. Si gioca al tira e molla in classifica, ma a marzo si ritorna al distacco lungo (8 punti), col Bisceglie già lanciato verso la clamorosa remuntada finale sul Trastevere. I rossoneri di Simonelli non ci credono più e alla penultima lasciano strada pure a nerazzurri pugliesi, in una gara condita da vergognose dietrologie da querela.

Nocerina ai play-off. E i molossi si approcciano con gran piglio alla post-season. Al primo turno, 4 sberle al Gravina al San Francesco. In finale, viene sfatato pure il tabù Trastevere. La piazza freme. La società rossonera è in buona posizione nella graduatoria dei possibili ripescaggi, viste preclusioni e rinunce. Tuttavia, in piena estate la società ribadisce: «Troppo alti i costi per una domanda di ripescaggio e per la gestione ordinaria di un campionato di Serie C. Preferiamo provare a tornare ai professionisti vincendo sul campo».

Da un "grande vecio" come Gianni Simonelli, si passa a un altro veterano della panca. Arriva Massimo Morgia, con bagaglio chilometrico tra i professionisti e qualche vittoria in Serie D, prima del burrascoso addio a L'Aquila. Il calciomercato porta in dote "pezzi pregiati" per la categoria, accanto ad alcune scommesse. Il cammino però è irto di insidie e la Nocerina inciampa spesso, ancora una volta a dispetto di una matricola terribile. Stavolta è il Troina a recitare il ruolo della lepre e a tenere a debita distanza le altre formazioni sulla carta attrezzate per primeggiare.

I molossi sono in buona compagnia tra le inseguitrici incapaci di tenere lo stesso ritmo della capolista: Acireale, Gela, Igea Virtus e pure una Vibonese che, letteralmente strapazzata da una giustizia sportiva che fa acqua da tutte le parti, ha trovato tempo e modo di arrampicarsi di nuovo nelle zone di vetta. La Nocerina non si stacca mai dalla zona play-off, anche per demeriti altrui. Ma, nel frattempo, viene fuori qualche spiffero di troppo dal "ventre" del San Francesco: le "voci di dentro" rendono sempre più agitate le acque nel rapporto tra club e tifosi, che partono con una contestazione alla dirigenza sempre più costante.

I supporters stanno dalla parte dei tesserati, a partire da qualche conferenza stampa in cui mister Morgia, di fatto, dà in pasto la società alla piazza, parlando di mancate promesse in chiave mercato e, come detto, di inadempienze verso i calciatori. La conclusione: al termine della gara di Coppa Italia contro il Cerignola, persa ai calci di rigore, i tesserati anticipano le ferie in attesa di novità, riprendendo regolarmente il lavoro il 27 dicembre fino all'amichevole con i "cugini" dell'Alfaterna. Il resto è attualità, in attesa dell'immediato banco di prova alla ripresa, in trasferta con la Vibonese.
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