Sprint scudetto, Sarri sorride:
Milik e Ghoulam vicini al rientro

Sprint scudetto, Sarri sorride: Milik e Ghoulam vicini al rientro
di Pino Taormina
Mercoledì 10 Gennaio 2018, 10:25
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Per Milik sarà l'ultimo tagliando. Per Ghoulam, probabilmente, il penultimo. Insomma, il calvario dei due sta per terminare. Lunedì a Villa Stuart sapranno di più. E saprà di più anche il Napoli. E da quel momento anche le strategie di mercato del club azzurro potrebbero prendere una piega differente. Se la Via Crucis sarà al termine, ebbene De Laurentiis confermerà al Chievo la sua volontà di lasciare Roberto Inglese a Verona fino alla fine della stagione. Una retromarcia legata a una speranza: quella di rivedere l'attaccante polacco in campo per metà febbraio. Ovvero cinque mesi dopo il crac al crociato del ginocchio destro avvenuto a Ferrara con la Spal.

E Ghoulam: la sua è stata una guarigione lampo, ma in ogni caso bisogna non avere fretta. Ed è quello che dice con ossessione il dottor De Nicola, capo dell'equipe medica del Napoli. Però prevedere un ritorno in campo dell'algerino per inizio marzo, ovvero 120 giorni dopo la rottura del suo crociato durante Napoli-Manchester City non è un azzardo. Motivo per cui Giuntoli ha interrotto la sua ricerca di un terzino: si tiene stretto Maggio e attende il rientro dell'esterno rivelazione della serie A.

I due, ora in vacanza, non smettono di pensare al ritorno in campo. Come un'ossessione. Milik è a Dubai è ha postato su Instagram il suo allenamento al tapis roulant con sullo sfondo una delle isole artificiali della capitale degli Emirati. E anche Ghoulam, in Sudafrica, si è portato dietro gli esercizi che De Nicola ha suggerito di fare in questi giorni lontano da Castel Volturno. Dunque, un passo alla volta. A braccetto Ghoulam e Milik saranno a inizio settimana nella clinica romana diretta dal prof. Mariani, che ha operato entrambi lo scorso autunno a distanza di quaranta giorni l'uno dall'altro. Dunque, i percorsi saranno differenti. Ma lunedì potrebbero esserci maggiori certezze in primo luogo sul momento in cui potranno rientrare in gruppo. «Senza intoppi, Milik potrebbe avere il via libera per tornare ad allenarsi con la prima squadra già la prossima settimana», lasciano intende dallo staff medico in modo appena velato in attesa della giornata di visite e degli esami clinici alla quale si è sottoporrà il polacco. Ghoulam, probabilmente, dovrà attendere ancora qualche settimana. Forse due. Però, entrambi vedono il traguardo della fine delle sofferenze.
 
La risonanza magnetica e l'ecografia daranno il verdetto. Dal momento in cui Mariani darà l'ok al rientro nel gruppo, in ogni caso, passeranno almeno venti giorni (magari anche qualcosa in più) per poter rivederli in panchina. I due sono stati inseparabili negli ultimi mesi, sia pure seguendo percorsi riabilitativi differenti: Ghoulam ha bruciato le tappe ma anche le motivazioni di Milik hanno aiutato l'attaccante polacco a recuperare quasi a tempo di record. Insomma, se tutto andrà come nei migliori piani, entro cinque mesi dall'infortunio li rivedremo in campo.

Il merito è del lavoro di riabilitazione: tra lavori di fisioterapia, esercizi per ritrovare il massimo della mobilità e della flessibilità, il lavoro in palestra, in piscina e in campo con la palla. Dal momento in cui potranno tornare a lavorare agli ordini di Sarri, sono attesi da un progressivo lavoro di inserimento: una ventina di minuti al giorno di partitelle due contro due, tre contro tre e quattro contro quattro. «Ma non abbiamo fissato nessuna data», s'affrettano a chiarire dall'entourage del dottor De Nicola. Mariani, alla vigilia di Natale, dopo l'ultimo consulto, è stato chiaro. «Posso dirvi invece che alla luce delle ultime visite, dei risultati degli esami fatti non è escluso che, se i due calciatori si sentiranno bene e se le prossime visite saranno positive, Ghoulam e Milik potrebbero riprendersi ad allenare con il Napoli a tempo di record». Nessuno si sbilancia, ma è chiaro che questo ottimismo frena il mercato del Napoli: se rientra Milik a febbraio, inutile affrettare l'arrivo di Inglese. Il Chievo è stato informato del dietrofront, anche perché altrimenti si sarebbe dovuto affrettare a trovare un'alternativa.
 
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