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Londra, 19:05

CALCIO, INGHILTERRA; ROSE: TEMO RAZZISMO, MIA FAMIGLIA NON VERRA' IN RUSSIA

"Ho detto alla mia famiglia di non venire in Russia, ho paura di quello che potrebbe succedere loro a causa del razzismo". Danny Rose, nazionale inglese di colore, dalle pagine del "London Evening Standard" confessa tutti i suoi timori in vista del Mondiale. "Mio padre e' davvero dispiaciuto, l'ho sentito dalla voce, ha detto che magari non avrebbe piu' avuto la possibilita' di vedermi giocare un Mondiale - continua - E' stato struggente e triste sentirlo ma le cose stanno cosi'. La Russia in qualche modo ha ottenuto il Mondiale e noi dobbiamo adattarci". Il 27enne esterno del Tottenham e' stato gia' oggetto di cori razzisti nel 2012, con l'under 21, in una partita in Serbia, ma la Federazione locale fu solo multata. "Non ho ricevuto alcun sostegno dopo quello che successe allora e anche se venissi insultato ancora, non cambierebbe nulla - dice con rassegnazione - Non dovrebbe essere ma e' cosi'". I calciatori della nazionale inglese hanno discusso fra loro sul da farsi in caso di cori razzisti. "Ho detto: 'cosa stiamo provando a fare qui? Giocare a calcio o cambiare il mondo?'. Qualsiasi cosa faremo non cambiera' quello che sta succedendo in tutto il mondo, ormai ci sono quasi abituato". Dopo gli insulti ad alcuni giocatori francesi di colore come Pogba, Dembele' e Kante' nell'amichevole del marzo scorso a San Pietroburgo, la Russia e' stata punita con un'ammenda, una sanzione "disgustosa e irrisoria", il commento di Rose.

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