Telegram: multa in Russia per la mancata creazione di un backdoor

di

Un tribunale russo, nella giornata di oggi ha multato Telegram per non aver rispetto i criteri di sicurezza richiesti nel paese, che includono anche l’accesso alle chiavi di crittografia per leggere i messaggi degli utenti.

La Corte ha imposto ai gestori dell’app il pagamento di una multa da 12.000 Euro per non aver rispettato gli obblighi del paese.

Telegram, ovviamente, non ha fornito le chiavi di crittografia in quanto ha da sempre fatto della crittografia e riservatezza il suo cavallo di battaglia, ben prima dell’introduzione da parte dei concorrenti (Whatsapp in primis)della crittografia end-to-end. Proprio questo aspetto ha posto più volte il servizio al centro delle polemiche in quanto è stato spesso utilizzato anche dai terroristi dell’ISIS per inviare comunicazioni ai seguaci ed, a giudicare da alcune informazioni trapelate dall’intelligence europea, anche per organizzare attentati.

Telegram ha ora dieci giorni per appellarsi alla decisione, e qualora anche l’appello dovesse dare esito negativo, i dirigenti avranno un periodo di tempo per fornire le chiavi della crittografia, dopo di che, in caso di mancato rispetto della sentenza, si passerà alla chiusura totale.

Almeno al momento, però, dal Cremlino fanno sapere che “non è in programma nessun blocco di Telegram”. Restano da capire anche le intenzioni della compagnia di Pavel Dubrov, che ad ora, non ha diffuso alcuna dichiarazione.