Papa francesco rientra questa sera in Vaticano. Un incontro con i giovani di diverse fedi è stato l'ultimo atto del suo viaggio in Myanmar e Bangladesh . Un viaggio impegnativo segnato da incontri politici e religiosi e dal pressante invito alla collaborazione tra le diverse fedi .
Ma su tutto dominano le parole di Bergoglio nell' incontro di ieri a dacca con 16 profughi di etnia Rohingya. Francesco non solo ha rotto un tabù pronunciando quel nome che in Birmania è inpronunciabile e che durante i suoi discorsi aveva omesso per evitare complicazioni diplomatiche, ma ha voluto chiedere perdono alla minoranza musulmana perseguitata in Myanmar , paese del nobel per la pace Aung San su Ki. 'La presenza di dio oggi si chiama anche Rohingya', ha scandito Papa Francesco. Una frase simbolo di questo viaggio e forse preludio di un disegno più complesso sul piano non solo religioso, ma diplomatico
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26.04.2024