Nella bozza del decreto legge che regolerà l’introduzione di quota 100 e reddito di cittadinanza, in arrivo nelle prossime settimane in consiglio dei ministri, c'è un articolo che riforma la governance di Inps e Inail, l’istituto di previdenza e quello per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Nei due istituti tornerebbe una governance basata su consigli di amministrazione di 5 membri compreso il presidente.
Visti però i tempi lunghi per la nomina dei nuovi organi, nel frattempo verrebbero designati due commissari per gestire la transizione, che diventerebbero poi presidenti una volta ultimata la riforma.
Per l'Inps i nomi più accreditati sono due: Pasquale Tridico, l'economista padre del reddito di cittadinanza e consigliere del vicepremier Luigi di Maio e Mauro Nori, ex direttore generale dell'Inps dal 2010 al 2015, e attualmente consigliere del ministro dell'Economia, Giovanni Tria.
I due presidenti attuali, nominati entrambi dal governo di Matteo Renzi, sono entrati nella seconda metà del loro mandato. Tito Boeri (Inps) scade il prossimo mese, il 16 febbraio; Massimo De Felice (Inail) alla fine del 2020.