Salvini: 'Presidenze Camere a noi e M5s'

Si muove qualcosa nei rapporti tra 5 Stelle e Lega: forse a caccia di un'intesa? Il leader del Carroccio poi chiarisce che non vuole 'minestroni' politici ma farà di tutto per rispettare il mandato da premier 

Non vuole minestroni politici il segretario della Lega Matteo Salvini che ogni giorno, incassato il pieno di voti alle urne, si prende un pezzo della scena politica per lanciare messaggi agli alleati e agli altri protagonisti di questa delicata fase. 

La mattina il segretario del Carroccio parla alla platea della scuola politica della Lega in centro a Milano e mette subito in chiaro quale sarebbero le naturali conseguenze del primo banco di prova, ovvero la presidenza di Camera e Senato. E riconosce la vittoria dei Cinque Stelle. "Ci sono due forze politiche che hanno vinto le elezioni, non è difficile capire con chi si ragionerà". 
I nomi che circolano per il Carroccio sono quello di Roberto Calderoli per la presidenza di Palazzo Madama e di Giancarlo Giorgetti per Montecitorio.
"La Bibbia è il programma" ripete dal palco Salvini che non ci sta a governicchi e  governoni. "Bisogna ascoltare gli elettori -afferma il leader della Lega- che hanno scelto il centrodestra. Quello che mi interessa - sottolinea ancora Salvini -  è cercare appoggi sul programma: chi mi aiuta a cancellare la Fornero? E la flat tax? Alzi la mano in Parlamento. Intendiamoci - chiarisce -non smanio per fare il premier ma no a minestroni"

Domani Matteo Salvini  sarà in via Bellerio per il primo Consiglio federale post voto. Poi volerà a Strasburgo per lì'ultima volta da eurodeputato. Dove- ironizza- lo attenderebbero facce scure per l'esito elettorale. Sui vincoli dell'Unione europea, inoltre, afferma: 'Se aiutano l'Italia  a crescere vanno bene se no per me valgono zero". 
E a chi gli crede del Congresso leghista per far approvare la nuova linea della Lega  risponde: "Prima andiamo al governo poi pensiamo al Congresso".  

 

 

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