Insetti a tavola in Italia a partire dal 2018

Cronaca
Immagine d'archivio (Getty Images)

La Coldiretti ha annunciato l'entrata in vigore del regolamento Ue per la produzione e la vendita. Ma il 54% degli italiani è contrario e pensa che "sono estranei alla cultura nazionale". Tensioni sul tema anche tra il ministro Martina e il leader della Lega Salvini

Spiedini di grilli dalla Thailandia o dalla Cina, cavallette fritte e millepiedi al forno: dal primo gennaio 2018 anche in Italia si potranno assaggiare queste, e molte altre, specialità. La Coldiretti infatti ha segnalato l’entrata in vigore del regolamento Ue che, applicato anche ai “novel food”, permetterà di riconoscere gli insetti sia come “nuovi alimenti”, sia come “prodotti tradizionali” da Paesi terzi. Si potrà quindi produrli e venderli anche in Italia.

Grilli, millepiedi e tarantole in mostra al Forum

I piatti a base di insetti sono stati mostrati in anteprima dalla Coldiretti in occasione del Forum internazionale dell'Agricoltura a Cernobbio (20 e 21 ottobre), dove è stata allestita una tavola con alcuni piatti a base di insetti. Tra questi: la pasta all'uovo artigianale ai grilli, i millepiedi cinesi arrostiti croccanti e affumicati, le tarantole arrostite senza conservanti né coloranti dal Laos e i vermi giganti arrostiti dalla Thailandia (che, pare, abbiano un gusto simile alle patatine con un leggero aroma di pollo).

La maggioranza degli italiani è contraria

Eppure, gli italiani non sembrano né pronti né favorevoli ad avere sulle proprie tavole questi nuovi piatti. Secondo un’indagine della Coldiretti, il 54 per cento degli italiani è contraria perché li considera estranei alla cultura alimentare nazionale. Gli indifferenti sono il 24 per cento, mentre i favorevoli si fermano al 16 per cento. In particolare, sono pochissimi quelli disposti a mangiare insetti interi. Maggiore disponibilità invece per prodotti che contengono insetti nel preparato (ad esempio farina di grilli).

L'invito della Fao

Dall’altra parte, è la Fao a spingere verso il consumo di insetti ormai da qualche anno. L’organizzazione sottolinea infatti che nel mondo già quasi 2000 specie di insetti sono considerate commestibili e vengono consumate da almeno 2 miliardi di persone.

Necessari controlli su produzione e provenienza

"Al di là della normale contrarietà degli italiani verso prodotti lontanissimi dalla nostra cultura alimentare, l'arrivo sulle tavole degli insetti solleva dei precisi interrogativi di carattere sanitario e salutistico ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità degli insetti", ha sottolineato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo nel ricordare che "la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come la Cina o la Thailandia, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari".

Lo scontro tra Martina e Salvini

Ma l’arrivo degli insetti sulle tavole italiane ha sollevato tensioni anche nella politica. "Qualcuno è complice di questa Europa, di queste scelte, di questo massacro dell'agricoltura italiana”, ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a margine del Forum. “Quindi qualcuno ne dovrà rispondere. L'agricoltura sarà uno dei primi temi di quando saremo al governo perché noi al territorio e ai nostri produttori ci teniamo sul serio". “Ma chi ha votato a ottobre 2015 quella roba lì? Gli alieni?”, ha aggiunto Salvini, riferendosi alla normativa europea sugli alimenti. “Il Pd ha votato a favore – ha detto - Sono tutte scelte dell'Europa avallate dal Pd e dal ministro dell'agricoltura". E il ministro Martina ha replicato: “Vorrei invitare Salvini a guardare le date in cui sono stati approvati gli accordi, perché si scopre che il governo di cui lui faceva parte negli anni di Berlusconi e della destra, li ha approvati in sede europea”. 

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