Torino

Torino, racket della protituzione gestito solo da donne

Madre e figlia di origine africana ai vertici dell'organizzazione. La denuncia di una delle ragazze ridotte in schiavitù

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Un racket legato al mondo della prostituzione gestito solo da donne. Ai vertici dell'organizzazione, c'erano madre e figlia. Erano loro a dettare ordini alla squadra: una decina di ragazze anche appena maggiorenni, di origine africana. Ieri, al culmine di un'operazione della polizia giudiziaria della procura sono scattati i primi arresti. In manette sono finite la madre, Godaro Florens, di 48 anni, che gestiva il giro d'affari a Brescia, e la figlia Mercy di 29 che aveva aperto una "filiale" su Torino.sono accusate di riduzione in schiavitù e sfruttamento e induzione della prostituzione. Nel capoluogo piemontese avevano preso in affitto un tratto di marciapiede di corso Trapani. Per evitare che qualcuna delle ragazze fuggisse, le due donne avevano sequestrato loro il passaporto. All'inizio erano gentili, ma se qualcuno si ribellava ecco che scattavano le minacce per la famiglia. Non avevano lasciato nulla al caso: pensavano al vitto, all'alloggio e persino alle spese mediche. Una delle giovani ridotta in schiavitù ha però avuto la forza di ribellarsi e denunciate tutto alle forze dell'ordine.
 
 
 
 
 
 
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