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Azzurri, una storia da Mole: la Nazionale domani all'ex Olimpico

Il debutto alla Crocetta, la leggenda al Comunale, domani la gara per la qualificazione ai Mondiali

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Dalla prima volta sono passati un secolo più cinque anni, la prima volta della nazionale a Torino: era il 17 marzo 1912. Italiani contro francesi, una sfida che non sarebbe mai finita e che iniziò male: 3-2 per loro, anche se era solo un’amichevole. Si giocò al Campo Torino di fronte alla chiesa della Crocetta, il terreno era delimitato da corde e la tribuna poteva ospitare ben cento persone in piedi. Preistoria, ma anche storia.

Per vincere la prima partita azzurra in città si sarebbe atteso ancora un anno, primo maggio 1913 e stavolta contro il Belgio. Gol di Ara, un nome che nessuno avrebbe mai mandato a memoria. Al Campo Torino i granata avrebbero giocato dal 26 febbraio 1911 al 23 marzo 1913, prima che fosse pronto lo Stadium (non esiste ovviamente più) e prima che buona parte del calcio cittadino si esibisse in piazza d’Armi. In seguito: Filadelfia, Comunale, Delle Alpi e Juventus Stadium con le svariate declinazioni onomatiche.

L’epopea era cominciata, e domani la Nazionale ritrova un luogo che le è caro e uno stadio che l’ha vista vincere e perdere tante volte. Ritrova quello che un tempo si chiamava Stadio Comunale e poi Olimpico, e poi ancora Grande Torino. Da corso Agnelli, l’Italia manca da 8 anni: era il 9 settembre 2009, battemmo la Bulgaria 2-0 nella strada mondiale verso l’infausto Sudafrica, reti di Grosso e Iaquinta. Tutto passa.

Torino è la città degli scudetti, e moltissimi ne sono stati vinti su quel prato. Prima gara ufficiale, però al Filadelfia, il 13 dicembre 1931, Italia-Ungheria 3-2 per la Coppa Internazionale, anche di questo trofeo si sono perse le tracce. Gol di Libonatti, Orsi e Cesarini, proprio lui, quello dell’omonima zona: mica per niente, quella volta segnò al 90’. Invece la prima qualificazione mondiale è del 1961, 4 novembre, Italia-Israele 6-0 finalmente al Comunale: un facile tripudio con 4 reti di Sivori, poi Corso e Angelillo. Nomi da leggenda per uno stadio che ne ha ospitata parecchia.

Ma ci sono anche le pagine nere. Quella più buia di tutte, il 16 maggio 1948. La nazionale era formata per larga parte dal Grande Torino, si giocava al Comunale (che era nato come Stadio Mussolini) contro i maestri inglesi che ce le suonarono di brutto: 4-0. In campo i mitici granata Bacigalupo, Ballarin, Grezar, Menti, Loik, Gabetto e Valentino Mazzola, e c’era anche lo juventino Carletto Parola detto l’Europeo (e in seguito Gauloises), lui e la sua memorabile rovesciata delle figurine Panini. Gli almanacchi tramandano i gol di Mortensen, Lewton e la doppietta di Finney, il ricordo dice che poco meno di un anno dopo molti di quei campioni sarebbero morti contro una collina.

Tra le non poche notti azzurre di Torino non si può ignorare l’amichevole del 22 giugno 1966 contro l’Argentina, 3-0 con doppietta di Pascutti e gol di Gigi Meroni, perché è bello essere contenti a casa. Al povero Gigi, però, di tempo ne restava poco: 16 mesi dopo sarebbe stato travolto da un’auto nel cuore della città. Granata e bianconeri insieme vissero una data di gloria il 15 ottobre 1977, 6-1 contro la Finlandia per le qualificazioni verso Argentina ’78. Nasceva la stupenda nazionale di Bearzot e quella volta fu una specie di JuveToro contro tutti: 4 gol di Bettega, uno di Ciccio Graziani, uno di Zaccarelli.

Anche se la più importante partita azzurra a Torino arriva il 15 giugno 1980, si gioca l’Europeo in casa e l’avversario è l’Inghilterra. Vince l’Italia con un memorabile gol in spaccata di Tardelli su cross di Graziani, il filo teso tra Juve e Toro sembra non spezzarsi mai, l’attrito feroce dei derby si trasforma in forza comune, in clamorosa unità. Anche se quell’Europeo non andò per niente bene, il Belgio ci eliminò per differenza reti e perdemmo anche la sfida per il terzo posto contro la Cecoslovacchia.

Curiosamente c’è stata poca Torino negli ultimi 25 anni: appena 6 partite, chissà perché. Tre amichevoli (vittorie contro Germania e Inghilterra, pareggio ancora contro gli inglesi) e tre match di qualificazioni mondiali tra cui la vittoria contro i bulgari nel 2009, ultima volta al Comunale, quella del 2013 contro la Repubblica Ceca e infine il pareggio contro la Spagna dell’anno scorso, quell’1-1 con incertezza di Buffon che di fatto ci condanna, insieme alla recente batosta del Bernabeu, al secondo posto pressoché certo nel girone, dunque agli spareggi verso Russia 2018. Torino, l’ultima volta, non è stata mica tanto azzurra.