Torino

Torino, la sindaca e l'arcivescovo fanno la spesa per il Banco Alimentare

Dodicimila volontari impegnati in Piemonte nella Giornata della colletta di cibo. Il prelato: "La povertà morde ancora, quintuplicate le richieste di aiuto"

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"Spese illustri" questa mattina per la colletta del Banco alimentare, cui hanno partecipato, accompagnati dal presidente del Banco Salvatore Collarino, sia la sindaca Chiara Appendino sia l'arcivescovo Cesare Nosiglia. La prima ha fatto la spesa all'IperCoop di corso Umbria, dove ha acquistato scatolame e altri generi alimentari per 64 euro. Il secondo si è recato a un supermercato di via Cigna dove ha riempito un carrello con pasta, riso, scatolame, cibi per bambini e lo ha consegnato ai volontari dell'ente benefico.

Il Banco Alimentare, che ogni anno recupera e distribuisce ai poveri oltre 66 mila tonnellate di cibo, ha indetto la Giornata della raccolta che in Piemonte vede in campo 12 mila volontari in 1.200 punti vendita. In regione la Giornata frutta in media 800 tonnellate di cibo, sufficienti per due mesi di aiuti alle circa 600 strutture caritative convenzionate con il Banco Alimentare. In questo modo, il Banco aiuta 113.200 persone, il 40 per cento dei circa 300 mila poveri assoluti che si stima vivano in Piemonte con meno 800 euro al mese se sole, o meno di 1.200 euro se con coniuge e figli.

"La povertà cresce. Si dice che la crisi sia superata, ma non è così. A livello locale morde ancora - ha detto l'arcivescovo Nosiglia - I nostri centri di ascolto negli ultimi anni hanno visto quintuplicare le richieste di aiuto da parte di chi ha problemi di casa, cibo, mancanza di lavoro. Le istituzioni e la politica si devono occupare di questo". Per Nosiglia, la giornata della Colletta alimentare "dovrebbe essere l'occasione per riflettere su quanto cibo sprechiamo: si buttano via tanti alimenti ancora buoni, il mio invito è a educare soprattutto i ragazzi alla sobrietà".