Torino

Torino, il logo fascista sulle bancarelle di Natale: insorgono Pd e associazione partigiani

Il logo dei "Mercatini di Bolzano" riproduce il Monumento alla Vittoria di Bolzano, simbolo dell'ideologia neofascista in Alto Adige 
Oggi bufera in Consiglio comunale sul logo scelto dalla società dei "Mercatini di Bolzano"
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Sotto l’albero di Natale di Torino crescono iniziative che inneggiano al duce. Colpa di insospettabili? Forse. Ma gli indizi erano sotto gli occhi di tutti, tanto che l’azienda di promozione turistica di Bolzano se ne è accorta immediatamente, e ha avviato un’indagine per revocare il marchio della società “ Mercatini di Bolzano srl”, che con Bolzano nulla ha a che fare, e che si presenta con un logo emblema dei movimenti di estrema destra.

Invece a Torino l’azienda ha già piazzato i suoi banchetti dopo essersi aggiudicata, nella gara bandita dal Comune a guida Cinque Stelle, la kermesse in piazza “Natale coi fiocchi”.

Il fregio dei "Battaglioni M" durante il fascismo: evidente la rassomiglianza con la "M" dei Mercatini di Bolzano  

Con un’interpellanza che si discute oggi in Consiglio la vicecapogruppo Pd, Chiara Foglietta, chiede lumi alla giunta sul caso degli organizzatori. Il simbolo della società è il Monumento alla Vittoria, un arco trionfale realizzato tra il 1926 e il 1928 su progetto dell'architetto Marcello Piacentini, con fasci littori come colonne, da sempre simbolo dell'ideologia neofascista in Alto Adige.

Una presenza ingombrante che ha suscitato accese polemiche, tanto che nel 2014, nella cripta del monumento stesso, è stato realizzato un percorso espositivo sulle dittature e sul rapporto controverso tra l'opera di Piacentini e il territorio in cui si trova.

A Torino, invece, nessuno ha fatto una piega. Neppure di fronte a quella "M" in campo nero che richiama direttamente la "M" di Mussolini.

Il Monumento della Vittoria di Bolzano riprodotto nel logo dei mercatini torinesi  

"Mi sembra davvero curioso: Pd e M5S hanno approvato pochi giorni fa una mozione per tenere fuori da tutti gli spazi pubblici della città i fascisti" commenta la presidente dell’Anpi Torino, Maria Grazia Sestero. « Il Comune dovrà introdurre nei suoi regolamenti per la concessione di sale, auditorium e piazze una clausola: chi vuole usufruire di quei luoghi afferma di condividere i valori antifascisti della Costituzione".

L'allestimento dei mercatini a Torino 

La mozione era stata proposta dal segretario del Pd, Mimmo Carretta, ma firmata anche dalla maggioranza. Nel testo si ricorda che "sono sempre più frequenti le manifestazioni promosse da organizzazioni neofasciste» che si fanno «portatrici di valori ed idee che si collocano al di fuori del perimetro costituzionale e dell’ordinamento repubblicano". Giureranno i finti sudtirolesi sulla bibbia dell’antifascismo?