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Salone del libro indagati l'ex sindaco Fassino e l'assessora Antonella Parigi

Notificati nuovi avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta sui bilanci taroccati con il valore del marchio e sull'affidamento al Lingotto della Kermesse. Chiamparino rinnova la fiducia, e l'opposizione chiede le dimissioni

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L'inchiesta sul Salone del Libro, ormai alle battute finali, coinvolge anche l'ex sindaco Piero Fassino e l'assessore regionale alla Cultura, Antonella Parigi, cui oggi sono stati notificati gli avvisi di garanzia. L'indagine dai mille filoni, scoppiata con il caso del presunto peculato dell'ex patron Rolando Picchioni, riapre alcuni passaggi già visti e cioè quello dell'affidamento diretto nel 2015 della kermesse al Lingotto, la gara per l'affidamento dal 2016 al 2018, e quello del valore del marchio inserito a bilancio per coprire i debiti, secondo l'accusa del pm, Gianfranco Colace. Le accuse sono di turbativa d'asta, falso in atto pubblico e falso in bilancio. Insieme a Fassino e Parigi ci sarebbero altri nomi nel nuovo documento notificato dalla procura. "Sono sereno - dice Piero Fassino che ha nominato come suo legale Carlo Federico Grosso - avendo sempre operato nell'interesse della Città di Torino".

Mentre Parigi, assistita da Fulvio Gianaria, scrive in una nota: "L'assessore alla cultura e al turismo della Regione Piemonte rende noto di essere stata raggiunta da un avviso di garanzia in merito alle indagini sul Salone Internazionale del libro di Torino e per la nomina del direttore della Dmo Piemonte Marketing Scarl. L'assessore esprime la propria fiducia nell'operato della magistratura, cui offrirà la massima collaborazione".

La notizia scatena opposte reazioni anche da parte del mondo politico. Il governatore Sergio Chiamparino rinnova la sua fiducia all'assessora. "Nell’apprendere le notizie riguardanti gli odierni invii degli avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sul Salone del Libro di Torino, ricordo che mai come in questo caso l’avviso di garanzia vale come atto a tutela dei diritti delle persone indagate - scrive -. Ribadisco quindi piena fiducia nell’operato dell’assessora Parigi, e sottolineo che sulla vicenda del Salone del Libro siamo sempre stati tutti guidati da un solo obiettivo, quello di rafforzare la manifestazione e quindi di fare l’interesse della città". Mentre il centrodestra chiede una passo indietro di Parigi: "Continuando a essere garantisti non si può tuttavia far finta di nulla rispetto ai reati contestati all'assessore alla Cultura Antonella Parigi; pertanto chiediamo alla stessa di fare, anche nel suo interesse, un passo indietro affinché possa affrontare serenamente quanto contestatole dalla magistratura", dice il capogruppo di Forza Italia in Regione Piemonte, Gilberto Pichetto. "Domani mattina chiederemo al presidente Chiamparino di riferire in Aula, non per sciacallare come uso ed abitudine di altre forze politiche, ma perché crediamo che sia doveroso tutelare gli interessi della nostra Regione".