Torino

Crisi Embraco, anche Calenda in campo: "Due scenari possibili per salvare la fabbrica"

L'incontro tra il premier Gentiloni e la delegazione dei lavoratori Embraco 
Al tavolo di trattativa partecipa anche il ministro, che individua due vie: o un dietrofront dell'azienda oppure una reindustrializzazione. E a Torino i lavoratori incontrano Gentiloni
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Sulla vicenda Embraco è sceso in campo lo stesso ministro allo Sviluppo, Carlo Calenda. L'esponente del governo ha partecipato al tavolo sindacale sul futuro della fabbrica di Riva di Chieri, che il gruppo Whirlpool vuole chiudere licenziando 397 lavoratori su 437. Calenda ha spiegato che ci sono due possibili strade per salvaguardare il futuro degli operai.

La prima riguarda la possibilità di convincere l'azienda di elettrodomestici a fare dietrofront e a mantenere comunque una produzione nello stabilimento torinese. La seconda prevede invece di iniziare un percorso di reindustrializzazione dell'area, coinvolgendo anche Invitalia (l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti), una soluzione che implicherebbe la chiusura della fabbrica ma che consentirebbe almeno di attivare nove mesi di cassa integrazione per proteggere il reddito dei lavoratori almeno nella prima fase.

"E' positivo che al tavolo fosse prensente anche il ministro", commenta Lino La Mendola, il funzionario della Fiom-Cgil che segue la vicenda. Che però avverte: "La strada della reindustrializzazione è complicata e implica di trovare nuovi soggetti interessati a investire. Sono stati fatti i primi passi, ma siamo ancora lontani da soluzioni concrete". Per Vito Benevenuto della Uilm-Uil, "abbiamo ottenuto finalmente una prima breccia nel muro che l'azienda aveva alzato, abbiamo attivato una trattativa e l'obiettivo principale resta quello di far ritirare procedura di licenziamento". Secondo Arcangelo Montemarano della Fim Cisl "finalmente da parte dell'azienda c'è stata un'apertura grazie anche al lavoro del ministro. Auspichiamo che da oggi questo percorso porti a una soluzione costruttiva e definitiva per lo stabilimento e per tutti i suoi dipendenti".

Mentre a Roma si discuteva del futuro dell'azienda, a Torino gli operai hanno manifestato davanti al Lingotto, che oggi e domani ospita la convention del Pd "Energie locali". Una delegazione è stata anche ascoltata dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, in città per la kermesse democratica. Gli addetti Embraco lo hanno incontrato all'aeroporto di Caselle e hanno spiegato la loro situazione al premier e al presidente del Piemonte Sergio Chiamparino. L'incontro è durato circa mezz'ora, in cui Gentiloni ha soprattutto ascoltato. Il capo del governo ha spiegato di essere a consocenza dell'incontro romano con Calenda e si è detto ottimista sulla possibilità di attivare qualche forma di ammortizzatore sociale. La vicenda è stata ricordata anche dal segretario regionale dem Davide Gariglio durante l'apertura dell'evento al Lingotto: "Siamo vicini a queste persone e lo saremo fino in fondo".