Stefania Batzella, la consigliera regionale piemontese che ha lasciato i Cinque Stelle per fondare il movimento "Libero indipendente", denuncia: "Anch'io sono stata vittima di cyberbullismo". Lo fa in aula, a Palazzo Lascaris, durante il dibattito sull'approvazione della legge contro il bullismo online. Già subito dopo l'addio, nel novembre scorso, Batzella era stata suo malgrado protagonista di un caso dal vago sapore staliniano: era stata cancellata, con un colpo di Photoshop, dalla foto di gruppo dei consiglieri regionali con Beppe Grillo, come se non fosse mai esistita.
"Ho denunciato oltre 60 persone alla Procura di Torino, persone che mi hanno coperta di insulti sui social solo per aver lasciato un partito politico. Sono stata ingiuriata e colpita da insulti sessisti: ho deciso di denunciare perché è stata offesa la mia dignità di donna e di rappresentate delle istituzioni" dice Batzella, con riferimento a una serie di epiteti decisamente poco eleganti comparsi sul suo profilo Facebook e su altre pagine all'indomani della sua decisione di lasciare il gruppo consiliare dei Cinque Stelle in dissenso con i colleghi.
"Ho denunciato oltre 60 persone alla Procura di Torino, persone che mi hanno coperta di insulti sui social solo per aver lasciato un partito politico. Sono stata ingiuriata e colpita da insulti sessisti: ho deciso di denunciare perché è stata offesa la mia dignità di donna e di rappresentate delle istituzioni" dice Batzella, con riferimento a una serie di epiteti decisamente poco eleganti comparsi sul suo profilo Facebook e su altre pagine all'indomani della sua decisione di lasciare il gruppo consiliare dei Cinque Stelle in dissenso con i colleghi.