Torino

Regione Piemonte, Forza Italia sceglie Cirio: "Sono io il giovane Chiamparino"

Dopo l'investitura di Berlusconi, arriva il via libera del coordinatore Pichetto: "Alberto, lavoraci da domani"

2 minuti di lettura
Forza Italia ha scelto il suo candidato alla successione di Sergio Chiamparino alla presidenza della Regione nel 2019. E' l'europarlamentare cuneese Alberto Cirio per cui si dava certo un collegio sicuro per il 4 marzo e che invece starà fermo un giro per volere di Silvio Berlusconi. Una settimana fa la decisione, confermata oggi dal coordinatore regionale di Forza Italia Glberto Pichetto, durante la presentazione a Torino dei candidati del partito per Camera e Senato. "Sappiamo di essere in una coalizione e anche gli alleati avranno il diritto di dire la loro, ma quando ci siederemo al tavolo Cirio sarà uno dei nomi che indicheremo - spiega Pichetto - So bene che possono sempre maturare diverse condizioni politiche, può anche darsi che Cirio venga chiamato a fare il ministro, e a quel punto dovremo individuare qualcun altro, e non sarò io - precisa - "Questa - ha concluso Pichetto - è la nostra volontà oggi. In un anno possono mutare le condizioni, magari Cirio può diventare ministro. Se le condizioni saranno diverse, ci sarà qualcun altro candidato per la presidenza della Regione".

La scelta di non far correre Cirio in questa tornata elettorale - a lui sarebbe stato assegnato un collegio uninominale a Cuneo - dipende dal fatto che con la legge attuale se fosse stato eletto, e tra un anno si fosse dimesso per la corsa in Regione, l'intero collegio di elezione avrebbe dovuto votare di nuovo. "Finisco il mio mandato a Bruxelles e questo disegno di Berlusconi per me mi lusinga, se gli alleati saranno d'accordo" commenta Cirio che alle elezioni per l'Europarlamento aveva preso 36 mila preferenze di cui 35 mila in Piemonte.

Sul proprio futuro Cirio scommette. "Potrei essere un "giovane Chiamparino" - dice - lo considero un grande amministratore e una persona che stimo tantissimo. E' una delle persone migliori che ho conosciuto. Sarebbe un onore per me averlo come avversario, ma anche i grandi giocatori è giusto che a un certo punto facciano un passo di lato e lavorino come allenatori". Una lode che forse suona un po' troppo da "larghe intese" e che poco dopo Cirio corregge. "Ho notato che qualcuno, in queste ore, ha voluto giocare con le mie parole positive nei confronti di Sergio Chiamparino. Confermo che il mio giudizio come uomo-amministratore è positivo per lo stile con cui ha interpretato il suo ruolo, cioè sapendo rimanere semplice, umile e tra la gente. Altrettanto positivo non può però essere il mio giudizio verso l’uomo-politico, perché non condivido le scelte di gestione fatte per la  nostra regione. Una Regione che merita al più presto un governo nuovo e diverso. Perché lo stile non basta, bisogna anche essere capaci a portare dei risultati".