Torino

Torino, lite tra Galletti e Appendino sulla lotta allo smog. Il ministro bacchetta Torino

Il ministro dell'ambiente interviene nella polemica fra Torino e la Cintura che critica la giunta Appendino per iniziative non concordate. Lei replica: "Dovrebbero premiarci"

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Sulla lotta allo smog “è fondamentale che tutti facciano le stesse cose nello stesso momento. Altrimenti, se qualcuno fa diverso o non fa quello che deve fare, il vicino ne paga il conto”. È il pensiero del ministro all’ambiente Gianluca Galletti oggi a Torino per una serie di iniziative istituzionali e elettorali della lista Civica Popolare Lorenzin con cui è candidato, a proposito delle battaglia, che dura da 120 giorni, sulle misure antismog tra il Comune di Torino, che ne applica una versione autonoma e più rigida, e i sindaci dell’area metropolitana che invece chiedono il rispetto dell’accordo con il ministero che impone interventi omogenei e uniformi. A tal propoisto oggi pomeriggio è prevista la terza convocazione del tavolo di coordinamento fra Torino e gli altri Comuni nella sede della Città metropolitana.

“Torino soffre per l’inquinamento come altre grandi capitali del nord. Abbiamo definito un protocollo di misure strutturali e di emergenza - dice il ministro-  Su quest’ultime è fondamentale fare tutti la stessa cosa. Se ci sono regole precise che si rispettano, anche accettarle da parte dei cittadini diventa più semplice. Se invece appena passo il confine trovo regole diverse, anche con la buona volontà diventa difficile accettarle e rispettarle in modo rigoroso. La mia raccomandazione è uniformare: è importante che tutti facciano la stessa cosa, al di là che sia più o meno”. Galletti rivendica poi il fondamento scientifico del protocollo firmato dal ministero e dalle quattro regioni della pianura padana. “Non le ho inventate io - spiega- sono condivise e soprattutto si basano su regole scientifiche. Il resto non serve”. Galletti esprime poi perplessità sull’annuncio della Germania di sperimentare i mezzi pubblici gratuiti per abbattere il livello di smog. “Non credo che esistano provvedimenti “salvatutto”, e non è solo il traffico a determinare l’innalzamento delle polveri sottili. Noi abbiamo deciso di agire su tutti i fronti, con misure per 6 miliardi di euro,  dal traffico, al riscaldamento, all’agricoltura. Gli interventi spot servono a poco”.

Nel primo pomeriggio arriva la replica di Appendino: “Trovo surreale che il ministro Galletti critichi chi ha avuto il coraggio di attuare politiche ambientali, anche impopolari, rispetto a chi ha fatto di meno o non ha il coraggio di attuarle. Parliamo di misure emergenziali per la tutela della salute dei cittadini a cui si devono affiancare altre misure che la Città di Torino sta già attuando con particolare attenzione alla mobilità sostenibile e al rinnovamento della flotta Gtt. Per scongiurare il rischio di una procedura di infrazione da parte dell’UE, servono urgenti misure strutturali. Città virtuose come Torino andrebbero premiate, per esempio con incentivi all’abbandono dei vecchi veicoli diesel più inquinanti. Per questo confido nel prossimo governo".