Torino

Chieri, LeU e Pd disertano il dibattito al liceo: "No con i fascisti"

Marco Grimaldi e Gianna Pentenero disertano l'incontro con i candidati organizzato dai ragazzi del liceo Monti cui è stato invitato pure un esponente di CasaPound

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Al dibattito coi candidati al liceo Monti di Chieri c'è anche CasaPound così Liberi e Uguali e il partito Democratico danno forfait. “Col fascismo non si discute - attacca Marco Grimaldi, candidato alla Camera per Leu - Alcuni studenti hanno organizzato per venerdì 2 marzo un dibattito in vista delle elezioni, invitando alcune delle forze candidate, fra cui anche noi”. Nell'invito si parla di Movimento 5 Stelle, Lega, PD e anche un esponente di Casa Pound, Federico Depretis: “Avevamo già dichiarato in precedenza di non accettare inviti a dibattiti alla presenza di soggetti di ispirazione neofascista – continua Grimaldi - Difficile credere che chi ha pensato l’iniziativa al Monti e gli inviti non fosse informato su quanto accaduto nei giorni scorsi”.
I ragazzi del Monti hanno invitato tutti, ma non è ancora stato definita la modalità: “Non ci aspettavamo questa presa di posizione. Abbiamo alcuni iscritti a CasaPound nella scuola e ci è stato chiesto che anche loro partecipassero e ci sembrava sensato invitarli. Soprattutto per capire chi fossero e cosa propongano – dice il rappresentante degli studenti, Marco Vittone – Ora siamo indecisi su cosa fare perché non tutti ci hanno ancora dato la disponibilità. Potremmo anche dividere in due i confronti, mettendo in un appuntamento Pd, Leu e le sinistre e nell'altro la destra”.
Grimaldi si è confrontato anche con il partito democratico che aveva ricevuto l'invito per l'assessora al Lavoro della regione, Gianna Pentenero: “Quella dei ragazzi del Monti è una bella iniziativa a cui sarei stata molto felice di partecipare. Quando ho saputo che all’incontro avrebbe partecipato un esponente di Casa Pound, con mio grande dispiacere, sono stata costretta a declinare l’invito – spiega Pentenero - Ci si può confrontare anche partendo da posizioni molto distanti tra di loro, ma non si possono avere dubbi nel riconoscere i valori dell’antifascismo, dai quali è nata e su cui si fonda la nostra Costituzione. Chi rievoca la Marcia su Roma e riconosce valore in una stagione che ha portato leggi razziali, discriminazione, privazione della libertà e violenza al potere mistifica la storia e si fa portatore di modelli lontani dalla Repubblica Italiana, che chi si candida dovrebbe impegnarsi a servire con disciplina e onore”.
Sulla questione interviene anche il segretario metropolitano del Pd, Mimmo Carretta: “Il periodo che stiamo vivendo vede la ricomparsa prepotente di violenza, odio, razzismo. Non possiamo più permetterci di dare per scontati i valori su cui si basa la nostra comunità politica – dice - I tempi sono cambiati, il clima si è fatto difficile e pericoloso. Per questo abbiamo aderito con convinzione al tavolo di coordinamento “Mai più fascismi” dell’Anpi. E per la stessa ragione abbiamo deciso in questa campagna elettorale di non partecipare a eventi elettorali che vedano la partecipazione di candidati o esponenti di CasaPound. I confronti su idee, programmi e visioni per il futuro del nostro Paese si possono svolgere solo tra persone che abbiano rispetto della nostra democrazia e della nostra Costituzione”.
Lo studente però non condivide questa presa di posizione: “Sono convinto che se censurarli funzionasse sarebbero spariti già da un pezzo i neofascisti – conclude Vittone - Secondo me ha molto più valore parlare e se hanno torto dimostrare sul campo che le loro posizioni sono sbagliate”