"Interpellare e coinvolgere gli iscritti attraverso un referendum interno come previsto dallo statuto nazionale". È la proposta lanciata alla Direzione nazionale del Pd dal segretario torinese Mimmo Carretta secondo cui "un eventuale accordo di governo con il M5S, vuoi per la totale diversità di visione sul futuro Paese, per la diversità dei programmi con i quali ognuno di noi si è presentato agli elettori, vuoi anche per la negativa esperienza di governo della Città di Torino, merita un serio e approfondito confronto nel partito prima di arrivare ad una necessaria decisione".
Carretta esprime questo auspicio in un post su Facebook in cui annuncia anche che il Pd torinese "ha dovuto rinviare la Direzione metropolitana prevista per il 2 maggio, dove era in programma la partecipazione del segretario reggente Martina. La delicata situazione nazionale - spiega - e la convocazione della Direzione nazionale per il giorno 3, ovviamente hanno priorità sull'agenda politica di tutti noi". Il segretario torinese si dice quindi "fiero di un Partito che riporta nelle sedi opportune la discussione perché l'argomento all'ordine del giorno è troppo serio e delicato per essere affrontato solo sui social. La Politica - conclude - è una cosa seria, il Partito democratico è un partito serio".
Carretta esprime questo auspicio in un post su Facebook in cui annuncia anche che il Pd torinese "ha dovuto rinviare la Direzione metropolitana prevista per il 2 maggio, dove era in programma la partecipazione del segretario reggente Martina. La delicata situazione nazionale - spiega - e la convocazione della Direzione nazionale per il giorno 3, ovviamente hanno priorità sull'agenda politica di tutti noi". Il segretario torinese si dice quindi "fiero di un Partito che riporta nelle sedi opportune la discussione perché l'argomento all'ordine del giorno è troppo serio e delicato per essere affrontato solo sui social. La Politica - conclude - è una cosa seria, il Partito democratico è un partito serio".