Torino

Ultim'ora

Addio a Paul Auster: è morto a 77 anni il grande scrittore americano

Operazione contro la 'ndrangheta in Piemonte, decine di arresti

Nell'Astigiano e nel Cuneese: tra le accuse estorsione, traffico di droga e di armi

1 minuti di lettura
Chiedevano il pizzo, estorcendo denaro a una decina di imprenditori locali, gestivano società di calcio con relativi impianti sportivi, smerciavano droga e armi. Facevano parte di una vera e propria 'locale', tra Astigiano e Cuneese, le 25 persone arrestate dai carabinieri del Comando provinciale di Asti. Tre  le famiglie coinvolte nell'indagine - i Catarisano, gli Emma e gli Stampè - coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Torino e durata oltre due anni.
"Si conclude un'articolata indagine partita a maggio 2015 da alcuni atti intimidatori avvenuti nell'Astigiano", ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Asti, Colonnello Bernardino Vagnoni. Secondo l'accusa il 'capo' di riferimento, che faceva da tramite tra Asti e Vibo Valentia, era Rocco Zangrà, residente ad Alba (Cuneo). "Un organigramma con ruoli, gradi e 'doti' assegnate a ognuno - ha aggiunto - e il classico rito di affiliazione, con il santino bruciato col sangue".
Per tutti l'accusa è di associazione a delinquere di stampo mafioso connessa ai reati contestati a vario titolo. Durante le perquisizioni sono stati sequestrati 21 fucili e 16 pistole con relativi munizioni e droga: 10 chili di marijuana, un etto di cocaina e un etto di hashish.
L' "Operazione Barbarossa" così è stata chiamata ha visto anche oltre cinquanta le perquisizioni. A coordinare l'operazione che ha visto impegnati circa 300 militari dell'Arma è stata la Dia di Torino. I primi arresti sono scattati nelle prime ore del mattino: le indagini sono durate due anni.
Altre misure sono state eseguite in Liguria e nel Bresciano.