Torino

Artur, via da casa a 15 anni per fare l'acrobata: il suo obiettivo, il Cirque du Soleil

Artur Cacciolari in una foto dal suo profilo Facebook 
Il ritratto del ragazzo morto ieri in Valsusa mentre attaversava una cascata. Il fondatore della scuola del Cirko Vertigo: "Addio anima pura, sei volata via in un attimo portando con te l’eternità del tuo talento"
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Era un talento che si riconsceva a distanza Artur Cacciolari, 20 anni, un'esistenza spesa per l'arte e per il circo. Ha iniziato a studiare da bambino e non ha più smesso, prima in Brasile, poi in Italia. Ieri pomeriggio si è tuffato dentro uno sogno che lo ha ucciso. E' morto mentre tentava un'acrobazia che aveva studiato a tavolino e con cui aveva sperato, forse di sfondare definitivamente. Voleva saltare la cascata della Goya del Pis, di Almese a 14 metri di altezza. Ma ad Artur l'altezza non aveva mai fatto paura, e nemmeno le sfide più estreme. "E' uno degli artisti più entusiasti che abbia mai conosciuto. Molti degli attrezzi che gli vedete usare in scena li ha progettati e costruiti da sè", aveva detto mesi fa il fondatore dei Sonics, Alessandro Pietrolini, che lo aveva diretto nell'ultimo spettacolo della compagnia, "Steam".

La "piramide aerea" di Artur, morto durante l'acrobazia sulla cascata


Artur aveva 15 anni quando ha lasciato la sua casa per studiare alla scuola nazionale di circo di Rio De Janeiro, tra le più prestigiose del mondo.  A 17 anni era già un artista completo. Nel 2014 ha superato l'esame per studiare alla Cirko Vertigo di Grugliasco. "Uno dei migliori cerchisti che io ricordi", dice chi lo consceva bene a scuola. Il fondatore della scuola, Paolo Stratta, oggi lo ricorda con un post su Facebook: "Anima pura, sei volata via in un attimo portando con te l’eternità del tuo talento".

Artur Cacciolari 

Il monociclo, il cerchio,la danza aerea, il teatro: forse non c'è disciplina a cui lui non si sia avvicinato almeno una volta. "Un ragazzo gioioso, un vero gioliello, uno degli allievi più talentuosi che ricordi", dicono le sue insegnanti alla Vertigo. Dopo l'esperienza dei Sonics, dove lavorano alcuni dei ragazzi che erano diventati i suoi più cari amici qui in Italia, ora Artur voleva tentare di scalare un altro gradino nel mondo del circo: arrivare a Franco Dragone, mostro sacro nel mondo del circo, creatore del Cirque du Soleil e uno dei coreografi circensi più famosi del mondo.

Artur, che aveva sposato l'anima del circo in ogni sua declinazione, viveva in un camper a  Grugliasco, alle porte di Torino, come prima di lui hanno fatto molti allievi intenzionati a dedicarsi anima e corpo ad una disciplina che è anche una scelta di vita.