Torino

La sindaca in missione a Roma da Giorgetti e Conte per le Olimpiadi

Dal premier accompagnata da Di Maio, ma il Coni punta ancora su Milano

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Assume una nuova concretezza l’idea di rispolverare le vecchie strutture olimpiche per ospitare nuovamente, a distanza di vent’anni, i Giochi invernali del 2026, tanto che la sindaca Chiara Appendino oggi avrà un incontro con Giancarlo Giorgetti, indicato come il referente per lo sport nel nuovo governo giallo- verde, per affrontare la questione. Non solo. Dopo Giorgetti la sindaca, accompagnata da Luigi Di Maio, incontrerà anche il premier Conte. A tutti perorerà la causa di Torino come città ideale per i Giochi invernali 2026. L’Italia infatti è tornata in corsa a pieno titolo dopo che un referendum popolare ha bocciato la candidatura della Svizzera, che era la più forte rivale europea per l’edizione che si disputerà tra otto anni. Gli elettori elvetici si sono espressi contro lo stanziamento del credito di 100 milioni di franchi (più di 86 milioni di euro) che il Cantone Vallese voleva destinare alla manifestazione sportiva. Un esito non inaspettato, quello delle urne visto che in Svizzera, dove le ultime olimpiadi sono datate 1948, per 10 volte è stata la consultazione popolare a bocciarne l’assegnazione.
Dunque l’Italia perde il principale concorrente nella corsa ai cinque cerchi. E per quanto Milano sembri sempre un passo avanti, non ha le montagne e le cime lombarde sono lontane e mal collegate al capoluogo. Questo deficit è un punto a favore per altre due candidate: Cortina d’Ampezzo e soprattutto Torino ( eventualmente in tandem con Milano), che potrebbe far leva sulla possibilità di recuperare e ammodernare alcuni degli impianti usati 12 anni fa. "Rigenerazione", infatti, è una delle parole chiave che reggono il pre-dossier ad Alberto Sasso, l’architetto individuato da Beppe Grillo come il garante dell’aderenza dei Giochi ai principi del movimento 5 Stelle. Una chiave che potrebbe abbassare le barriere elevate dalla maggior parte dei grillini a proposito della kermesse degli sport invernali e renderebbe “ digeribili” le olimpiadi anche a chi si era strenuamente opposto a quelle di Roma del 2024. Se però inizialmente si era pensato a sottoporre l’idea a una consultazione popolare, adesso il tempo per allestire un referendum — che in primavera era stato ipotizzato non solo dai 5 Stelle ma anche da Pd e Radicali — inizia a stringere, visto che a luglio il Coni è chiamato a valutare i tre dossier italiani. "Siamo in attesa che il governo si esprima su questo punto — afferma Valentina Sganga, capogruppo M5S in Sala Rossa — Solo dopo aver valutato la linea tenuta a Roma, potremo esprimerci sulla posizione della città".