Torino

Toninelli: "Tav? Vogliamo migliorarla". E il M5S torinese chiede di sospendere Foietta e Virano

Il ministro Toninelli 
Il ministro: non vogliamo causare danni all'Italia. La collega di partito Frediani lo bacchetta: "Io comunque resto No Tav, non Meglio Tav". I grillini in Comune sollecitano la ridiscussione integrale del progetto
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La Tav è un'opera "che abbiamo ereditato; quando è nata, se ci fosse stato il M5s al governo, non sarebbe mai stata concepita in questa maniera, così impattante, così costosa". Lo ha detto il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli a Radio1 condannando "fermamente le proteste incivili soprattutto perché limitano l'espressione delle proteste civili". Il nostro obiettivo, ha precisato il ministro, "sarà quello di migliorarla, così come scritto nel contratto di governo. Non vogliamo fare nessun tipo di danno economico all'Italia ma vogliamo migliorare un'opera che è nata molto male". Parole che provocano l'immediata bacchettata della collega di partito Francesca Frediani, consigliere regionale M5s valsusina: "Io comunque rimango No Tav, non Meglio Tav".
 
Intanto la maggioranza 5Stelle di Torino attacca il commissario straordinario per la Tav, Paolo Foietta, e gli industriali. In un lungo comunicato, pubblicato sulla pagina Facebook del Movimento di Torino, i consiglieri intervengono sulle ultime vicende legate alla grande opera, senza però menzionare gli scontri dell'ultimo weekend a Chiomonte: "Porteremo in Sala Rossa un documento in cui si chiede al governo la ridiscussione integrale del progetto e, nell’attesa, di sospendere i poteri del direttore generale di Telt, in modo che non possano essere firmati gli annunciati bandi di gara per oltre 5 miliardi di euro che potrebbero dare origine a futuri contenziosi, di sollevare l’architetto Foietta dai suoi tre incarichi (Presidente Osservatorio Torino-Lione, Commissario straordinario del Governo per la Torino-Lione, Copresidente Intergovernativa Italia Francia per la Torino-Lione) e il direttore Mario Virano in quanto nominato nel cda di Telt dal Governo". Nel documento che sarà votato dal consiglio comunale "si richiede a Rfi un utilizzo diverso dei 1.900 milioni di euro deliberati dal Cipe per la mobilità urbana e interurbana di Torino".
Paolo Foietta 
Il M5s esce allo scoperto, dopo aver deciso a inizio mandato di uscire dall'Osservatorio, e difende la sindaca Chiara Appendino finita nel mirino per aver portato al ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, il dossier No Tav: "Apprendiamo con stupore le dichiarazioni rilasciate in questi giorni dalle imprese e da alcuni politici in merito al dossier realizzato dalla Commissione Tecnica del Comune di Torino sulla Linea Torino-Lione e consegnato al ministro Toninelli - scrivono i consiglieri pentastellati - Non ci spieghiamo come possa generare preoccupazione la consegna di numeri, grafici e stime e la richiesta al Governo di un’Analisi Costi-Benefici sull’opera, considerando che l’unica resa pubblica ad oggi è quella del 2012, prima di importanti modifiche al progetto della linea e alle previsioni di traffico smentite dallo stesso Osservatorio nel 2017".

Secondo i grillini lo stop al Tav non comporterà penali per l'Italia: "Ancor meno comprensibili ci paiono le dichiarazioni in merito a presunte penali per l’Italia nel caso in cui l’opera dovesse essere sospesa o fermata, o alle asserzioni che affermano un presunto avanzamento dei lavori in Francia, considerato che lo stato francese ha posposto le decisioni relative di sua competenza a dopo il 2038 e che non esiste alcun accordo internazionale sottoscritto dall’Italia nei confronti della Francia o dell’Europa che preveda l’esborso di penali in caso di ritiro unilaterale italiano. Per questi motivi diamo la massima solidarietà alla sindaca Chiara Appendino, che anche nell’ultima riunione di confronto con il comitato Notav di Torino e cintura, ha ribadito la contrarietà all’opera e si è assunta l’impegno di trasmettere le informazioni prodotte dalla Commissione Tecnica del Comune di Torino sulla Linea Torino- Lione al Ministero delle Infrastrutture, nonché la promozione di un incontro con lo stesso ministro e i sindaci coinvolti dall’opera".