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Rivoluzione Pro 14 nuove franchigie in meta dal Sudafrica

Si studia un campionato più intercontinentale per i Leoni In pole Sharks e Stormers, alla finestra anche i tedeschi

di Andrea Passerini
1 minuto di lettura

TREVISO. Un Pro 14 sempre più sudafricano. E forse un po’ tedesco. Alla vigilia del weekend della semifinali – sabato 18 maggio Glasgow Scarlets, domenica 19 Leinster-Munster - e della finalissima di domenica 21 maggio, dal mondo celtico e dal Sudafrica rimbalzano voci sul futuro allargamento del torneo ad altre franchigie sudafricane.

L’anno di esordio di Cheetahs (terzi nella loro poule) e Kings (fanalini di coda ma in crescita nell’ultimo scorcio di Pro 14) è stato ritenuto molto positivo dal mondo del rugby sudafricano.

E così, adesso, il ceo del torneo, Martin Anayi, e i responsabili della federazione sudafricana - che, non dimentichiamo, ha piazzato due propri manager nel board del Pro 14 - vogliono iscrivere un’altra squadra dalla stagione 2019/2020 e addirittura altre 2 squadre dal 2020/2021.

Il Super rugby ha perso appeal, per il Sudafrica. La questione dei fusi orari per le dirette televisive; il livello e la competitività del Pro 14; gli adattamenti della formula del campionato celtico alle trasferte fra Europa e Sudafrica. Tutti questi fattori stanno facendo pendere la bilancia sudafricana verso il Pro 14. E forse la federazione della nazionale dell’arcobaleno conta di bloccare la partenza dei propri campioni verso l’Europa

In dettaglio, c’è chi parla di tre sudafricane già dal 2019/2020, e addita i Natal Sharks di Durban, i Bulls di Pretoria, i Lions di Johannesburg e gli Stormers di Città del Capo come possibili candidati. Altri, invece, parlano di un ingresso degli Sharks nel 2019, dunque fra un anno esatto. E per allargare il torneo a 16 squadre ci sarebbe la squadra tedesca dell’Heidelberg, quelli che hanno eliminato nella terza coppa il Calvisano. Il suo patron miliardario, l’imprenditore Hans Peter Wild (che ha rilevato da due stagioni lo Stade Francais), sta facendo pressioni a tutti i livelli per entrare nel Pro 14.

Sarà già Pro 16 la prossima estate? Qui starebbe uno dei nodi: oltre agli Skarks, anticipare l’ingresso di un’altra squadra sudafricana (a quel punto 4), o innestare la Germania con l’Heidelberg?

Ma a quel punto, sempre Oltremanica, giurano che dal 2020/2021, con due franchigie in più sudafricane si salirebbe già a 18 squadre. E non è detto con sole 2 poule.

Intanto, una cosa è certa. L’arrivo delle due sudafricane, secondo Walesonline, ha portato un tesoretto di almeno 500 mila euro ad ogni altra squadra partecipante, e dunque anche a Treviso e Zebre. Facile capire, con il fattore dei diritti tv e dunque degli sponsor, cosa potrebbe potare un ingresso in forze del rugby sudafricano nel Pro 14. E intanto, grazie al dinamismo di Martin Anayi, chief executive officer del Pro 14, ha già raddoppiato gli introiti grazie all’accordo con Premier Sports: da 13,5 milioni a 25 milioni.

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